Tre milioni e mezzo di lavoratori da oggi dovranno esibire il Green pass. Due le categorie per cui è obbligatorio, insegnanti e personale sanitario. Va precisato però che c’è una differenza: medici e infermieri hanno anche l’obbligo di vaccinarsi, mentre il personale scolastico no, ma ha l’obbligo del green pass, ( ad esempio i docenti non vaccinati hanno l’alternativa di esibire il tampone negativo, valido 48 ore). Per ora quindi i lavoratori che hanno l’obbligo di esibire il Green Pass rientrano nei settori istruzione e sanità, ma si paventa la possibilità di estendere l’obbligo ad altre categorie, come i dipendenti pubblici. Così facendo si riporterebbe alla normalità il settore che tornerebbe a lavorare in presenza contenendo lo smart working, e quindi con più vantaggi per i cittadini. Ma questo scenario non è ancora vicino.Come riportato da “IlSole24Ore” che prende in esame la questione del Green Pass e l’obbligatorietà per alcune categorie di lavoratori, c’è un sottobosco di incertezze normative che riguardano tanti settori. Il decreto legge del 23 luglio 2021 stabilisce l’obbligo del green pass, per accedere a ristoranti al chiuso, palestre, e altre strutture, e per viaggiare su aerei e treni a lunga percorrenza, ma l’obbligo rimane per i clienti e non chiarisce se si estende anche per i lavoratori. Incongruenze emergono anche con le strutture ricettive,dove non è previsto alcun obbligo di certificato verde, nemmeno per i clienti. Intanto oggi l’Italia si sposta solo con il Green Pass, aerei e treni trasporteranno solo chi ha il certificato verde, la verifica avverrà direttamente a bordo.