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La denuncia di Civica: via Nuzzolo ancora nel degrado

La denuncia di Civica: via Nuzzolo ancora nel degrado

19 Luglio 2021 | by Redazione Bn
La denuncia di Civica: via Nuzzolo ancora nel degrado
Attualità
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Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Civica Laboratorio Politico:
In seguito alle denunce dei giorni scorsi e ad un’apposita diffida inviata agli organismi competenti in data 15-07-2021 da parte dell’associazione degli inquilini Asia – Usb, finalmente nella mattinata di Sabato, quasi come un miracolo dopo anni di assenteismo, i cittadini di Via Nuzzolo hanno potuto beneficiare del servizio di pulizia e spazzamento della strade e dei marciapiede del complesso residenziale di edilizia pubblica.
Ha ragione Luigi Perifano nel dire che ci vorrebbero elezioni ogni sei mesi, in questo modo avremmo garanzia di ascolto delle denunce sollevate e garanzia di risoluzione dei problemi.
È veramente triste constatare che nella condizione attuale della nostra città ogni elementare e basilare diritto, come quello della manutenzione ordinaria, del decoro  e della pulizia delle strade, che è un servizio pagato dai cittadini,  si trasforma addirittura in una grazia ricevuta soltanto in occasione delle competizioni elettorali o peggio ancora per “interessamento di qualcuno”.
I diritti vanno garantiti a tutti senza distinzioni 365 giorni all’anno, sempre, come i cittadini sono chiamati sempre a rispettare i propri oneri nei confronti della comunità.
Siamo diventati meno provinciali con l’apertura di due grandi catene di fast food ma abbiamo ancora quartieri “in via di sviluppo”.
Intanto, risolto il problema dello spazzamento che si spera diventi un servizio costante e continuato, i problemi di vivibilità dei residenti di Via Nuzzolo sono ancora molteplici.
 Anni di abbandono e assenteismo non si risolvono certo con una tinteggiata ai marciapiede.
Sono bastate le piogge di questi giorni infatti per far ritornare alla luce un vecchio problema delle abitazioni in questione: l’intasamento delle fognature e consequenziali infiltrazioni di acqua che determinano l’allagamento dei sottoscala, che dal 2015 non hanno ancora ricevuto lavori di sistemazione e riqualificazione  e che giacciono in condizioni disumane con le cassette di derivazione aperte e i fili dell’impianto elettrico scoperti.
Eppure la manutenzione ordinaria non richiede dispendio di grandi capitali, non richiede progetti faraonici, richiede soltanto un minimo di connessione con le esigenze dei cittadini ed un impiego efficiente e mirato delle risorse esistenti. Basterebbe attivare dei canali di ascolto costanti con i quartieri della città per fare in modo che un amministratore non si rechi in certi luoghi soltanto in occasione delle campagne elettorali ma sia presente in maniera costante per assolvere ai propri doveri ed essere capace di garantire la vivibilità dignitosa ad ogni cittadino, senza distinzioni. In una città rassegnata alla negazione dei più basilari diritti è ancora possibile immaginare e praticare un’alternativa, l’Alternativa per Benevento.

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