In mattinata presso il palazzo vescovile di Avellino il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Avellino Erminio Petecca, accompagnato da una delegazione del Consiglio dell’Ordine, ha consegnato al vescovo Monsignor Arturo Aiello una pergamena di riconoscimento per l’azione concreta svolta in città. Nel dibattito sulla riqualificazione urbana della Città di Avellino si rilevano la sua visione ed azione, attraverso recenti iniziative attuate nella città capoluogo. Sua Eccellenza ha fatto in modo di riversare in centro e nelle aree periferiche, le buone pratiche e i semplici metodi di rigenerazione urbana prendendosi cura di porzioni del territorio. In ragione delle azioni e della visione di uomo di Chiesa, ma allo stesso tempo mano e azione concreta sulla città di Avellino, l’Ordine PPC della provincia di Avellino, ha conferito a Sua Eccellenza una pergamena con la seguente indicazione: “Per la sua azione concreta volta alla valorizzazione dei luoghi della città di Avellino”. Da Architetti ritroviamo nel vescovo l’azione del buon pastore descritta nell’Enciclica Laudato sì di Papa Francesco, :«Il prendersi cura è una regola d’oro del nostro esseri umani, e porta con sé salute e speranza». Gli esempi si ritrovano numerosi: dall’adozione delle aiuole in Piazza Libertà, alla riqualificazione del Parco della Pace di via Morelli e Silvati, intitolato alla memoria di Giovanni Palatucci, realizzando in quest’area abbandonata da anni, l’ambizioso progetto della cittadella dei bambini. L’azione del Vescovo Aiello continua ancora in questi ultimi mesi attraverso la riqualificazione e il completamento dei campi sportivi del Parco Palatucci, compiendo un “ulteriore miracolo”. Alla Sua visione di abbracciare i giovani della città si intravvede l’opera del rammendo delle periferie, dove persiste il fragile paesaggio e dove le città rivelano la loro debolezza che con la pandemia del covid-19 si è svelata in maniera ancora più marcata. Quelle periferie dove non è stato sufficiente il tempo e denaro speso per la cura e la manutenzione, le stesse periferie dove si concentra l’energia umana più pura e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. Nel corso dell’incontro il vescovo ha espresso alla delegazione degli architetti presenti il suo pensiero sull’arte e l’estetica, citando Karl Marx e Riccardo Cocciante. “Ritengo questa attenzione ed onoreficenza data alla Chiesa che rappresento e non alla mia persona. Nel contempo manifesto l’impegno ad una collaborazione tra l’architettura e la fede, tra l’architettura e la convivenza civile, le strade, le piazze, i fiori, il verde, cose apparentemente semplici e secondarie ma molto influenti sulla qualità della vita.” lo ha dichiarato mons. Arturo Aiello. “Questo riconoscimento viene conferito per la grande sensibilità dimostrata verso la cultura ed il sapere della conservazione dei nostri monumenti, quelli che poi fanno la comunità, tengono su il senso civico. Il segnale del Vescovo di Avellino è pieno di positività, la nostra presenza in mattinata è una forma di riconoscimento nei suoi confronti soprattutto a luci della ribalta spente, perché c’è già stata l’inaugurazione del parco, per dimostrare la nostra gratitudine e quella dell’intera comunità avellinese ” lo ha dichiarato il presidente Erminio Petecca.