Si è tenuto questo pomeriggio, a Palazzo Impregilo, presso la sede del Settore Ambiente del Comune di Benevento, il tavolo tecnico tra Comune di Benevento, Università degli Studi del Sannio e Regione Campania, convocato per analizzare la problematica delle polveri sottili e dell’inquinamento atmosferico e per concertare le azioni da porre in essere al fine di attenuare i livelli di PM10 nell’aria.
Alla riunione hanno preso parte: Gennaro Santamaria, dirigente Settore Ambiente del Comune di Benevento, Annamaria Villanacci, funzionario del Comune di Benevento, Francesco Pepe e Flavia De Nicola, docenti Università degli Studi del Sannio ed Onorati Giuseppe, dirigente della UOC Reti di monitoraggio e Centro meteorologico e climatologico dell’ARPAC.
“Nel corso dell’incontro – ha spiegato Gennaro Santamaria, dirigente del Settore Ambiente del Comune di Benevento – è emerso come purtroppo lo sforamento dei limiti di polveri sottili nell’aria è un fenomeno che ha recentemente interessato tutto il territorio della Regione Campania, aggravato anche dalle particolari condizioni climatiche degli ultimi giorni, con sabbia trasportata da correnti provenienti dall’Africa. Un fenomeno – ha concluso Santamaria – che speriamo possa essere attenuato, più che dal blocco del traffico veicolare, misura che purtroppo non ha fatto registrare grandi risultati, da una programmazione di lavaggi stradali più frequenti, da effettuare con sistematicità su tutte le strade cittadine”.
Il dirigente della UOC Reti di monitoraggio e Centro meteorologico e climatologico dell’ARPAC Morfologica e climatica dell’Arpac, Giuseppe Onorati, ha messo invece in evidenza come “la particolarità morfologica del territorio, con la sua originale forma a conca incida probabilmente nel determinare un ristagno d’aria. Nonostante questo, però, – ha affermato il dirigente – nell’ultimo periodo abbiamo registrato un notevole miglioramento della situazione. Da questo punto di vista, dobbiamo notare come l’esposizione media dei cittadini a questo agente inquinante negli ultimi tempi è stata relativamente bassa. Nell’ultimo quadriennio, inoltre, non si è mai sforato il limite soglia di 35 giornate annue di PM10. Il nostro particolato è più ricco di polveri inorganiche, questo vuole dire che sono polveri prive di metalli e benzopirene, prive cioè degli elementi più pericolosi e cancerogeni”.
Tutti gli intervenuti alla riunione sono stati concordi tuttavia sulla esigenza di proseguire a monitorare con attenzione la situazione e sulla necessità di indagare ulteriormente attraverso una puntuale analisi delle polveri sottili presenti nell’aria, per determinarne senza dubbi origini e fattori incidenti.
Si è deciso inoltre di procedere con l’obbligo di verifica annuale delle caldaie, con particolare riguardo a quelle alimentate a pellet o legna che sono notoriamente più inquinanti. Con l’impegno si terrà una conferenza stampa congiunta dove si renderanno noti altri dettagli dell’analisi in corso.
L’Arpac ha annunciato che a breve sarà installata presso il Comando dei Vigili Urbani, una stazione mobile di rilevamento per l’inquinamento atmosferico, in questo modo i dati registrati dalla nuova postazione potranno essere comparati con quelli della centralina presente dell’area stadio, che registra abitualmente i dati peggiori. La comparazione servirà ad avere nuovi elementi di valutazione. In quella occasione potranno essere analizzati e presentati alla cittadinanza le risultanze di analisi in corso per ulteriori approfondimenti.