Conoscenza del territorio, consapevolezza e visione. Non sembrano dati acquisiti anche nella vigilia elettorale del 2021. L’unica conoscenza a memoria dei candidati è quella dei territori del consenso, porta a porta, condominio a condominio, bar a bar, palestra a palestra, comitato a comitato. Uno di essi scopre addirittura solo in queste settimane, meravigliandosi, l’esistenza di alcuni luoghi, da sempre “cult” per la storia cittadina, un altro espone il suo programma con un glorioso: “Che liste da schianto abbiamo fatto!”. Nessuno che abbia detto: “Hai visto il mio programma, mi dai una mano?”.
Si ha scarsa consapevolezza del contesto in cui si è chiamati alla sfida elettorale e se si discute di visione spuntano progetti nei cassetti sui quali fondare le speranze di aggregazioni speculative senza strategia e orizzonti condivisi.
Rete Campus Bn, nella sua seconda assemblea sul documento-piattaforma (disponibile sul blog: campusbenevento.wordpress.com), intitolato “La transizione del bene comune”, e con il quale si chiede anche un GOVERNO DI UNITÀ LOCALE, oltre a proporre 90 idee per la città, ha affrontato alcuni temi centrali: trasparenza dei conti; questione giovani ed emigrazione; turismo; politiche sanitarie e territorio; tecnologie potenzialità dei beni culturali. Per ognuno degli argomenti sono stati individuati percorsi che coinvolgono professionalità e competenze di carattere nazionale pronte a condividere la sfida di una diversa azione politica e amministrativa. In particolare, in campo economico e di sviluppo fondato sul turismo, Rete Campus Bn ora si avvale della collaborazione diretta e organica del presidente della Società Nazionale degli Scienziati del Turismo, professore Fabrizio Antolini, entrato a fare parte del comitato di programma.
Oltre a quello di Antolini, gli interventi di base all’assemblea sono stati tenuti dal dirigente del settore formazione dei giudici della Corte dei Conti, dottore Nicola Francioni; dal dottore Stefano Stisi, past president del Collegio Reumatologici Italiani; dal sociologo, docente a Unisannio, Francesco Vespasiano; dall’ingegnere informatico Maurizio Bianchi.