Benevento| Movida violenta, comitato Centro Storico scrive al Prefetto
Attualità
Le ultima vicende della Movida, con relative, intollerabili, scene di vandalismo e di violenza, l’ultima a danno di una nota giornalista, che nulla hanno a che vedere col divertimento e con la ripresa della vita notturna nel centro storico, con buona pace di coloro che intendono divertirsi ma anche di quelli che vorrebbero vivere con più serenità la zona nella quale abitano e le cui ragioni non sono di certo inferiori a quelle dei commercianti e degli imprenditori del divertimento all night. Per questo il Comitato Centro Storico ha inviato una missiva al Prefetto Torlontano auspicando un suo intervento per normalizzare una situazione che pare sempre di più sfuggire di mano. “Abbiamo invitato i cittadini a denunciare i singoli casi, al fine di consentire la punizione dei colpevoli, ma non possiamo far affidamento solo sulla capacità dei singoli di adire la magistratura inquirente” esordisce la missiva. “Ieri, ad esempio, una nota giornalista, è stata, suo malgrado, passiva protagonista della becera violenza di alcuni giovani, sperimentando la cieca barbarie degli stessi. La giornalista, infatti, si era limitata a richiamare dei ragazzi al rispetto delle regole di civile convivenza. Per tutta risposta, uno di questi, ha sfondato il portone e preso a pugni la porta di ingresso. Non contento, dopo essersi allontanato, è ritornato, trovando, però, anche gli agenti della Polizia di Stato. Quasi contemporaneamente, a Piazza Piano di Corte, si registravano incontrollati assembramenti di giovani, altrettanto alterati. A scanso di equivoci, chiariamo che non tutti i ragazzi sono senza controllo e che tanti vogliono divertirsi nel rispetto delle regole e dei diritti di tutti i consociati. Siamo consapevoli che quanto sta accadendo ha radici più profonde, nel disagio giovanile, nell’assenza o carenza di educazione impartita ad alcuni, nell’inaridimento culturale, nella mancanza di lavoro, insomma, vi sono mille giustificazioni o alibi, a seconda di come si voglia analizzare il problema, ma la situazione è questa, ed è gravissima!
Siamo stati tacciati di voler militarizzare il Centro o di auspicare un Stato di Polizia, ovviamente, queste illazioni non rispondono a Verità!
Esiste, riteniamo, una gradazione di intensità degli interventi auspicabilii e, a questo punto, necessari, per arginare il problema. E’ possibile esercitare un controllo del territorio che sia discreto, ma al tempo stesso, riconoscibile. Riteniamo possano essere utili gli agenti che si muovano nei vicoli e nelle piazze, “a piedi”. Il Centro Storico, infatti, è anche il Centro dell’aggragazione dei giovani. In ogni città, nei luoghi di maggiore afflusso di persone, sono presenti agenti delle Forze dell’Ordine. Vi chiediamo, quindi, di provvedere affinché questa degenerazione dei comportamenti illeciti possa essere freanata e poi arrestata. Si intende che, nelle more, ci auguriamo che, altri Enti, provvedano a porre in essere interventi diretti al benessere dei giovani, in termini di lavoro, di politiche sociali e di arricchimento culturale”.
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