Nel bailamme della vita moderna capita di restare imbottigliati nel traffico per cause le più svariate ed imprevedibili. Un incidente, purtroppo, un ingorgo, una sequela di tir che inevitabilmente rallenta il flusso veicolare. Può succedere, e non dovrebbe succedere, che una arteria nazionale come l’Appia l’unica, scartando l’autostrada A16 Napoli Bari, a collegare la metropoli con il capoluogo del Sannio, venga interessata da lavori di miglioria stradale in più punti del tratto irposannita: Arpaia e Apollosa Epitaffio. Lavori di estrema utilità e di certo largamente auspicati dall’utenza ma che sarebbe logico effettuare di notte. Di giorno e soprtattutto nelle ore di punta del mattino, l’effetto che si produce è una lunga fila di chilometri che si traduce nella rabbia degli automobilisti e nei conseguenti ritardi negli orari di lavoro. Una condotta illogica che chiama in causa i subappalti Anas, una situazione che unita al gran caldo di questi giorni esaspera tutti, anche i lavoratori delle ditte appaltanti sottoposti ad un lavoro usurante e all’incazzatura dei pendolari.
