Gruppi di almeno cinque persone, somministrazioni che potranno avvenire anche durante l’orario chiusura al pubblico. La vaccinazione anti covid nelle farmacie sannite è ormai realtà, dopo l’intesa sottoscritta ieri con l’Asl territoriale. Si partirà con gli over 60 e il vaccino monodose J&J. Entro fine settimana tutte le farmacie che ad oggi hanno aderito riceveranno le credenziali per accedere alla piattaforma regionale, step necessario per poter procedere con la vaccinazione. La somministrazione non sarà immediata: i cittadini dovranno prima prenotarsi e poi saranno convocati. Per prenotarsi basterà portare con sé la tessera sanitaria: “Raccoglieremo le prenotazioni – dice Maurizio Manna, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Benevento – e partiremo con le convocazioni a gruppi di almeno 5 persone”
I farmacisti vaccinatori hanno seguito nelle scorse settimane un corso di formazione realizzato in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e ogni farmacia si sta organizzando autonomamente per le somministrazioni. C’è chi sta vaccinerà in uno spazio allestito ad hoc, chi in un gazebo o un locale adiacente o addirittura durante l’orario di chiusura al pubblico.
Il nostro obiettivo – sottolinea il presidente Manna – è raggiungere le periferie territoriali in modo da intercettare gli over 60 rimasti fuori dalla campagna vaccinale spesso anche per la difficoltà di raggiungere gli hub vaccinali.
In merito alle vaccinazioni in farmacia però c’è da registrare la posizione critica dell’Ordine dei Medici. ”
Noi come medici abbiamo espresso la nostra contrarietà alle vaccinazioni fatte da non medici e in assenza di medici” – ha detto Giovanni Pietro Ianniello, presidente dell’Ordine di Benevento – ”crediamo che la vaccinazione sia un atto medico e che sia un un atto medico la raccolta dell’anamnesi la cui valutazione e interpretazione è un atto medico vero e proprio. Il problema non è fare l’iniezione, ma quello che bisogna fare prima dell’iniezione per cui sono necessari sei anni di corso di laurea e probabilmente cinque anni di specializzazione per dare un parere. Siamo al paradosso del farmacista che può fare la vaccinazione, ma un odontoiatra o uno specialista medico nel suo studio non può fare le vaccinazioni.”