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Al via Ingegneria Biomedica: tre atenei insieme in un modello sperimentale di cooperazione integrata tra i primi in Italia

Al via Ingegneria Biomedica: tre atenei insieme in un modello sperimentale di cooperazione integrata tra i primi in Italia

24 Giugno 2021 | by Redazione Bn
Al via Ingegneria Biomedica: tre atenei insieme in un modello sperimentale di cooperazione integrata tra i primi in Italia
Attualità
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L’Università degli Studi del Sannio insieme a Università degli Studi del Molise e Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale per il corso di laurea magistrale inter-ateneo in Ingegneria Biomedica.
Modello sperimentale di cooperazione tra tre Atenei che mette insieme la didattica e la ricerca nel campo della biomedicina.

Docenti, competenze, strutture didattiche, laboratori e centri di ricerca condivisi e a disposizione degli studenti in tutte e tre le sedi universitarie del Lazio, del Molise e del Sannio.
Medicina, bioingegneria e informatica le specificità dell’Università del Molise; ingegneria e ICT applicate alla medicina, tratti distintivi dell’Università del Sannio; robotica, sensoristica e strumentazione per applicazioni mediche, elementi caratterizzanti l’Università di Cassino, sono i punti di forza messi insieme, condivisi ed integrati, in questo progetto in grado di creare cooperazione, forme e reti produttive di collaborazione per garantire processi virtuosi e competitivi a vantaggio della collettività, dei territori e dei giovani, continuando a considerare una risorsa, e non un limite, la diversità dei territori e delle storie delle singole Università.

Il nostro progetto federativo – sottolinea il Rettore UniMol, prof. Luca Brunese – intende candidarsi come apripista di un modello per il sistema universitario italiano, mirando ad un duplice obiettivo: valorizzare ed esaltare le singole espressioni, le specifiche competenze e le peculiarità delle aree scientifiche caratterizzanti e proprie di ogni Ateneo, e delineare e costruire un quadro d’insieme e di cooperazione di tre Atenei come un’unica realtà innovativa e di eccellenza sempre più integrata nel campo dell’ingegneria biomedica”.

Questo corso di Laurea Magistrale rappresenta senza dubbio una sperimentazione che guarda al futuro nell’interesse dei giovani. Vengono infatti superati i limiti connessi alle competenze dei singoli atenei così come quelli legati alle tradizionali separazioni disciplinari, consentendo agli studenti di cogliere nella loro esperienza formativa il meglio dei tre atenei come competenze di didattica, di ricerca e di strutture”, la dichiarazione del Rettore di UniCas, prof. Giovanni Betta.

Le nuove tecnologie stanno cambiando in maniera profonda il settore della medicina, aprendo scenari inaspettati per il futuro della salute e del benessere dei cittadini. Da qui l’idea di un corso di laurea che mette insieme competenze ed esperienze complementari di tre Atenei delle aree interne per dare vita ad un progetto formativo innovativo ed ambizioso nei contenuti e nelle modalità di realizzazione. Un esempio virtuoso di integrazione di competenze, risorse e infrastrutture didattiche e di ricerca fra i primi nel nostro paese”, il commento del Rettore UniSannio, prof. Gerardo Canfora.

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