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Avellino| 247° anniversario della GdF, il bilancio: un anno di impegno contro la criminalità economica e organizzata

Avellino| 247° anniversario della GdF, il bilancio: un anno di impegno contro la criminalità economica e organizzata

23 Giugno 2021 | by Redazione Av
Avellino| 247° anniversario della GdF, il bilancio: un anno di impegno contro la criminalità economica e organizzata
Attualità
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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avellino, con una sobria cerimonia a  carattere esclusivamente interno, in linea con le indicazioni sulla c.d. “spending review” e delle prescrizioni sanitarie connesse alla pandemia ancora in atto, ha celebrato il 247°  anniversario della fondazione del Corpo. 

Il Comandante Provinciale – Col. Gennaro Ottaiano – dopo la lettura del messaggio del  Presidente della Repubblica e dell’ORDINE DEL GIORNO SPECIALE del Comandante  Generale della Guardia di Finanza – Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Zafarana – alla  presenza di una rappresentanza composta da Ufficiali e personale in servizio nonché dei  militari in congedo della locale Sezione A.N.F.I., ha tenuto una breve allocuzione,  sottolineando il ruolo fondamentale del Corpo nel contrasto alle varie forme di illegalità  economica che minano il regolare svolgimento della vita economica del Paese ed in particolare della provincia, ringraziando le Fiamme Gialle irpine per il diuturno e costante  impegno in servizio in una realtà, al pari di altre province della Campania, non scevra da  insidie e problematiche operative. 

Di seguito i risultati conseguiti. 

GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITA’ ECONOMICA E  ORGANIZZATA 

Nel corso dell’anno 2020 la Guardia di Finanza ha eseguito 1570 interventi ispettivi e oltre 4000 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché  558 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della  propria missione istituzionale.  

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI  

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti  doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni sui quali si è  concentrata l’attenzione della Guardia di Finanza. 

Un’azione che nel corso del 2020 si è concretizzata nell’esecuzione di 102 interventi  ispettivi e di 59 indagini delegate dalla magistratura che hanno consentito di denunciare  32 soggetti.  

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette  e IVA è di 8.218.433 euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti  Autorità Giudiziarie ammontano a 2.884.527 di euro.  

Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 10 i casi scoperti di  società cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., pari a circa 13 milioni di euro anche mediante indebite compensazioni.  

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come  testimonia l’individuazione di 14 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno permesso di constatare una maggiore iva per 1.780.592 di euro e una base imponibile  sottratta alla tassazione per circa 5 milioni di euro. Inoltre, sono stati verbalizzati 22 datori  di lavoro per aver impiegato 47 lavoratori in “nero” o irregolari.  

Ammontano, invece, a 16 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di  contrastare la filiera distributiva dei traffici illeciti e nei casi più gravi attraverso l’esecuzione  di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni  criminali operanti nel settore.  

Complessivamente, sono stati sequestrati 1387 chilogrammi di prodotti energetici. 

L’impegno dei Reparti a contrasto del contrabbando ha permesso, nel 2020, di eseguire 4 interventi che hanno portato al sequestro di 1.160 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri e di 1 mezzo terrestre, per un’evasione di tributi doganali pari a euro 128.375 e la denuncia  di 2 soggetti di cui 1 tratto in arresto. 

Nel settore del gioco illegale ed irregolare, nell’anno 2020 sono stati eseguiti 25 controlli riscontrando 20 violazioni. Inoltre, sono state concluse 3 indagine di polizia giudiziaria.  

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE  DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA  

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2020, 10 Piani operativi al contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la  legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione,  pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e  indebite percezioni.  

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici  sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in  cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della  qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende:  benessere, crescita e sviluppo.  

361 sono gli interventi complessivamente svolti, nel 2020, a tutela dei principali flussi di  spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico  del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si  aggiungono 64 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura  ordinaria e 7 deleghe svolte con la Corte dei conti.  

Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state  pari a oltre 5 milioni di euro, mentre si attestano su circa 862.665 euro quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti  denunciati complessivamente pari a 101 di cui 1 tratto in arresto. 

Sono attività, quelle appena sintetizzate, che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell’ambito del quale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per  12.662.086 di euro, a carico di 30 soggetti

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del  “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al  contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale  necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare 

all’Autorità Giudiziaria 68 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore. 

Tra questi figurano anche soggetti intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori  totali, persone dedite a traffici illeciti e facenti parte di associazioni criminali di  stampo mafioso, già condannate in via definitiva. Contributi indebitamente percepiti  770.973 euro, contributi richiesti e non riscossi 182.517euro

Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa  previdenziale e sanitaria, i Reparti hanno portato a termine, in totale, 6 interventi,  segnalando all’Autorità giudiziaria 1 soggetto, tratto in arresto. 

Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica  Amministrazione, sono state denunciate 16 persone per reati in materia di appalti,  corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.  

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA 

La strategia perseguita dalla Guardia di Finanza mira al contrasto di ogni forma di  infiltrazione e degli interessi finanziari, economici e imprenditoriali della criminalità  organizzata ed economico-finanziaria, attività di rilevanza assoluta nello scenario che  va a profilarsi, contraddistinto dall’urgente necessità di tutelare la sicurezza economico  finanziaria a salvaguardia del “sistema Paese” nella delicata fase post emergenza.  

Le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva  analisi delle fenomenologie illecite presenti nelle singole realtà territoriali, risultino  connotati da concreti ed immediati profili di rischio, focalizzando l’attenzione sulla  conclusione di negozi giuridici da parte di soggetti apparentemente privi di adeguate  capacità finanziarie, su settori di particolare rilevanza strategica o ancora sul reimpiego di proventi illeciti nei cc.dd. “beni rifugio” (diamanti, metalli preziosi, valute  pregiate, opere d’arte, reperti archeologici, ecc.), nonché connessi con la gestione  dell’emergenza sanitaria.  

In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli  accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti  di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle  diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d.  “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si  propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.  Questo obiettivo ha visto realizzarsi la sinergica azione del Servizio Centrale I.C.O. con  i Gruppi di Investigazione sulla Criminalità Organizzata e Reparti territoriali.  

Allo scopo di garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico  imprenditoriale, ulteriore priorità del Corpo continuerà ad essere quella di reprimere reati fallimentari, societari e bancari, nonché i fenomeni usurari e di abusivismo  bancario e finanziario, per salvaguardare i risparmiatori da offerte di soluzioni  d’investimento non sicure.  

Nel corso del 2020, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa  antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 38 soggetti, ed ammonta  ad oltre 586.850 euro circa il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il sequestro. 

Sono stati eseguiti 1073 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della  Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della  documentazione antimafia.  

In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 6 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di  10 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio. Il valore del riciclaggio accertato  si è attestato intorno ai 25 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine  della magistratura per circa 2,5 milioni di euro.  

Con particolare riguardo al campo dei reati fallimentari sono stati sequestrati beni per  un valore complessivo di circa 400.000 euro.  

Nel comparto operativo dedicato alla sicurezza della circolazione dell’euro sono stati  infine denunciati 11 soggetti, 1 dei quali in stato di arresto, con l’esecuzione di sequestri  di valute, titoli, certificati e valori bollati contraffatti per un valore complessivo di circa 150.000 euro.  

Tra le attività del Corpo svolte nel 2020 a tutela del mercato dei beni e dei servizi si  pongono quelle – convergenti su 3 Piani operativi – a contrasto dei fenomeni di  contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci,  false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza  previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore.  

In tali ambiti, i Reparti operativi hanno effettuato 15 interventi, sottoponendo a sequestro oltre 100.000 pezzi di prodotti industriali non sicuri nonché quantitativi di prodotti  alimentari recanti marchi industriali falsificati o indicazioni non veritiere. 

CONTROLLO DEL TERRITORIO  E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI 

Il controllo del territorio per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un dispositivo  d’intervento unitario, che integra tra loro le componenti territoriali, investigative, aeronavali  e speciali del Corpo. 

In particolare, i Reparti dipendenti da questo Comando Provinciale hanno proceduto al  sequestro di circa 2 Kg di sostanze stupefacenti di cui 1 Kg. di hashish e marijuana e 1 Kg di cocaina, 4 soggetti sono stati denunciati di cui 1 tratto in arresto. 

Sottoposti a sequestro circa 1.200 Kg. di T.L.E, arrestato 1 soggetto. IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA 

A seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 il Corpo ha rivolto la propria azione  contro gli illeciti economico-finanziari che, nel particolare momento che sta vivendo il  Paese, destano maggiore preoccupazione: usura, riciclaggio, truffe e frodi in danno  della popolazione, anche on line, pratiche commerciali scorrette e pericolose per i  consumatori, manovre distorsive sui prezzi, indebite percezioni di risorse pubbliche,  reati contro la Pubblica Amministrazione, frodi nelle pubbliche forniture e, più in  generale, violazioni al Codice degli appalti.  

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 vede la Guardia di Finanza fortemente impegnata,  inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le  fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di dispositivi di  protezione individuale e beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a  condotte ingannevoli e truffaldine.  

Nel corso del 2020 sono stati eseguiti oltre 4.000 controlli nei confronti di richiedenti il  sostegno economico “Buoni spesa” di cui 169 deferiti all’autorità giudiziaria, 316  sanzionati amministrativamente, per un ammontare complessivo dei contributi illecitamente  percepiti di oltre 55.000 euro

Sono state sviluppate, poi, attività a contrasto di pratiche anticoncorrenziali e di manovre  speculative commesse approfittando dell’aumento della richiesta di taluni beni. In questo  ambito, sono stati approfonditi elementi sintomatici di condotte distorsive della corretta  dinamica di formazione dei prezzi, con indagini finalizzate a risalire sistematicamente la  filiera commerciale, fino alle strutture e ai soggetti del processo produttivo/distributivo dai  quali hanno tratto origine le speculazioni.  

Sottoposti a sequestro oltre 75.000 mascherine e dispositivi di protezione individuale,  oltre 15.000 litri di igienizzante (venduti come disinfettanti), nel corso di oltre 750 interventi  (anche a richiesta del Prefetto).

Nel complesso, durante l’emergenza epidemiologia da COVID-19, che ha interessato  l’intero territorio nazionale, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Avellino,  unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l’attuazione delle misure di  contenimento del contagio, attraverso l’impiego di circa 1.300 pattuglie e 3.000  uomini

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