Nel pomeriggio odierno, presso la caserma “E. Romano”, sede del Comando Provinciale, la Guardia di Finanza di Benevento ha celebrato il 247° anniversario di fondazione del Corpo.
Alla cerimonia, che ha avuto carattere esclusivamente interno e si e’ svolta nel rigoroso rispetto delle misure precauzionali imposte dall’emergenza sanitaria da covid-19, ha presenziato S.E. il Prefetto di Benevento – Carlo Torlontano -, il quale ha voluto testimoniare vicinanza e apprezzamento per l’operato del Corpo nel territorio sannita, condividendo l’evento con il Comandante Provinciale, i Finanzieri in servizio ed una rappresentanza dei militari in congedo della Sezione ANFI del capoluogo e di Amorosi.
La celebrazione ha avuto avvio con la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide commemorativa presente nella caserma sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, intitolata al Fin. terra Ernesto Romano, medaglia di bronzo al valor militare “alla memoria”, da parte del Prefetto e del Comandante Provinciale.
Nel prosieguo, dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, il Comandante Provinciale – Col. Mario Intelisano -, ha sottolineato la solennità ed il senso profondo della cerimonia, celebrativa della storia plurisecolare del Corpo nonché illustrato, sinteticamente, l’operato della Guardia di Finanza di Benevento nel corso del 2020, pur nel contesto emergenziale da covid-19 che ha interessato quasi interamente il periodo.
BILANCIO OPERATIVO DEL 2020.
Nell’anno scorso la Guardia di Finanza di Benevento ha eseguito oltre 2.200 interventi ispettivi e circa 400 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
A tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali, le Fiamme Gialle della provincia hanno operato, come da strategia del Corpo dall’inizio della pandemia, attraverso mirati e selettivi interventi, fondati sulle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale, per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.
Un’azione che, nel corso del 2020, si è concretizzata nell’esecuzione di circa 200 interventi ispettivi e di 61 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di riscontrare 31 reati fiscali e di denunciare altrettanti soggetti all’autorità giudiziaria, di cui 7 in stato di arresto.
L’impegno nel contrasto all’economia sommersa ha condotto all’individuazione di 4 soggetti sconosciuti all’Amministrazione finanziaria (evasori totali), che hanno nascosto al fisco circa 1,5 milioni di euro di imponibile, inoltre, sono stati verbalizzati 15 datori di lavoro a seguito di 33 posizioni di lavoro irregolare scoperte, di cui 29 totalmente in “nero”.
Circa 25.000 kg. di carburante sono stati sequestrati nell’ambito delle attività inerenti il comparto delle accise, che consistono in servizi di prevenzione sulle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti e presso le imprese del settore, nonché, nei casi più gravi, nell’esecuzione di indagini di polizia giudiziaria volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali.
Testimonianza dell’incisività dell’azione di servizio volta alla repressione degli illeciti fiscali costituenti reato è rappresentata dal dato riguardante il valore dei beni sequestrati a seguito delle denunce all’A.G. effettuate, che ammonta per la passata annualità ad oltre 9 milioni di euro.
Le determinazioni dell’autorità giudiziaria che ha accolto le proposte di misure cautelari reali avanzate dai reparti costituiscono, infatti, la concreta misura della possibilità per lo stato di vedere ristorati i danni causati dai fenomeni di evasione e frode.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA.
Particolare attenzione rivolge il Corpo al contrasto degli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
Si tratta di un settore strategico per il paese, soprattutto in relazione alle esigenze di ripresa economica determinate dal contesto di crisi connesso all’emergenza pandemica, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.
I numerosi interventi effettuati nel corso del 2020, tra quelli svolti in autonomia e quelli su delega della magistratura ordinaria e contabile, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, hanno determinato la denuncia all’A.G. di 224 persone, di cui 6 in stato di arresto.
Tra le attivita’ svolte nel settore, sono stati controllati appalti per oltre 20 milioni di euro ed eseguiti sequestri di beni per circa 1,2 milioni di euro, a seguito della rilevazioni di somme oggetto di assegnazione irregolare.
Nello specifico dei controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato un dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio.
Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’autorità giudiziaria 48 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, con l’accertamento di frode per circa 750.000 euro.
Nell’ambito del piano operativo finalizzato alla tutela della regolarità della spesa previdenziale, i reparti, a seguito degli interventi effettuati, hanno denunciato all’A.G., a seguito delle frodi scoperte, 45 persone, di cui 1 in stato di arresto.
Con riferimento, più in generale, al settore della tutela della legalità nella pubblica amministrazione, sono state denunciate 113 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la pubblica amministrazione.
In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’autorità nazionale anticorruzione, sulle cui deleghe i reparti effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ED ECONOMICO FINANZIARIA
In considerazione della esigenza di contrasto ad ogni forma di infiltrazione della criminalità organizzata ed economico-finanziaria nel tessuto imprenditoriale e finanziario della provincia, ancor più rilevante in uno scenario contraddistinto dalla delicata fase emergenziale e post emergenza, le attività investigative sono orientate verso contesti che, sulla base di una preventiva analisi delle fenomenologie illecite presenti nella realtà territoriale, risultino connotati da concreti ed immediati profili di rischio.
In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”,
rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico.
L’azione volta alla prevenzione e repressione del riciclaggio dei capitali illeciti per impedirne l’introduzione nel tessuto economico-finanziario sano del paese, si è fondata, sul piano repressivo, nell’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria e, sul piano preventivo, nell’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette inviate dai soggetti obbligati ai sensi della normativa antiriciclaggio.
I denunciati all’A.G. a seguito delle investigazioni condotte sono stati 6, di cui 1 in stato di arresto.
Nel corso del 2020, con riferimento ai risultati conseguiti in applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 80 soggetti, di cui 60 persone fisiche e 20 persone giuridiche, a seguito dei quali sono state avanzate proposte all’A.G. di sequestro di beni per oltre 3,1 milioni di euro e sono stati già eseguiti sequestri per 723.000 euro.
Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del codice antimafia, conseguenti allo svolgimento di accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc..
Sono stati eseguiti 918 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
Tra le attività del Corpo svolte nel 2020 a tutela del mercato dei beni e servizi e del consumatore, è stata conferita priorità all’analisi di quei contesti, maggiormente suscettibili di tentativi di infiltrazione della criminalità nel sistema economico, connessi alle pratiche speculative sui prezzi dei dispositivi medici di protezione individuale o alle procedure di approvvigionamento di materiale medico, nonché, in prospettiva, con l’utilizzazione delle provvidenze poste a disposizione di cittadini e imprese per superare la contingente crisi economica.
In tale contesto si collocano svariati sequestri di dispositivi di protezione individuale, medicinali e strumenti e apparecchi medicali, connessi all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica ovvero a condotte ingannevoli e truffaldine.
CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI
Il controllo del territorio provinciale è assicurato attraverso un dispositivo d’intervento unitario, che prevede l’integrazione tra le diverse componenti territoriale, investigativa, aeronavale e speciale del Corpo, per il contrasto ai traffici illeciti.
Tale attività, svolta anche mediante l’attuazione di coordinati piani d’azione, si inquadra in consolidate metodologie di acquisizione “sul campo” di elementi utili in funzione di integrazione ed attualizzazione delle attivita’ di monitoraggio ed analisi del tessuto economico-finanziario del territorio, oltre che per l’immediato intervento repressivo rispetto ad eventuali traffici illeciti in atto.
Rispetto agli interventi a contrasto dei traffici illeciti, che tale azione di controllo favorisce, significativi sono i risultati ottenuti nel settore del traffico di sostanze stupefacenti, che ha condotto al sequestro di oltre 3 kg. di droga, di varia specie, ed alla denuncia all’A.G. di 9 persone, sei delle quali in stato di arresto.
IL CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA
L’impegno concorsuale del corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato nell’ambito delle recenti direttive emanate dal Ministero dell’Interno per la gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza.
In aderenza alle direttive impartite dall’Autorità di P.S., la Guardia di Finanza di Benevento concorre alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nell’entità e con le modalità dettate dalle necessità che si presentano e dal coordinamento con le altre forze di polizia per il controllo del territorio e per le esigenze connesse a manifestazioni, eventi sportivi, consessi di rilievo e altri eventi.
Il contesto emergenziale che ha interessato, quasi interamente, il 2020, ha richiesto forte collaborazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza nel riscontro dell’attuazione delle misure di contenimento della pandemia, tradotta nel controllo di 5.575 attività imprenditoriali e 7.482 persone, con la rilevazione di irregolarità amministrative in 128 casi e penali in 46.