L’acqua del Biferno e le sue traiettorie per arrivare in città e servire la parte alta e la parte bassa del capoluogo. La nuova leadership Russo di Gesesa ha agito con determinazione; un maggioramento di 50 litri al secondo portando l’erogazione a 250 litri al secondo, un risultato tutt’altro che scontato, e la chiusura di Campo Mazzoni dopo il boom di tetracloroetilene registrato nei mesi scorsi. Nel nostro primo reportage, “La Via dell’Acqua”, abbiamo descritto il percorso del Biferno al suo arrivo in città. Insieme a Gabriele Corona siamo andati a Pezzapiana per completare l’itinerario e poi alla Rotonda dei Pentri dove c’è la torre piezometrica. La sorpresa a circa 350 metri dai pozzi di Pezzapiana. Proseguendo per via Mura della Caccia spunta una piccola porzione, in superficie, dell’acquedotto del Biferno che dista qualche centinaio di metri dai pozzi. Una distanza non incolmabile per allacciare la conduttura bifernina, uno spunto da fornire ai tecnici di Gesesa, che hanno costituito un pool di esperti per studiare le eventuali azioni da intraprendere.