La faccenda degli assegni circolari clonati per un valore complessivo di 160mila euro che il Collegio dei Revisori dei Conti ha portato alla ribalta della cronaca presentando ieri in Consiglio comunale la relazione Trimestrale. Una vicenda in cui, è bene ribadirlo a scanso di equivoci, il Comune è parte lesa e il relativo ufficio legale è già a lavoro per cercare di recuperare le somme. Resta però tutta da chiarire la dinamica dei fatti che getta ombre sinistre sulla claudicante macchina amministrativo-burocratica di Palazzo Mosti. Per il presidente del Collegio Persico appare incomprensibile come sia stato possibile emettere i sette assegni senza il via libera del dirigente all’incasso così come l’operato del tesoriere. Tutte domande a cui va data una risposta. L’assessore Serluca difende l’Amministrazione e ammette che la denuncia alle Forze dell’Ordrine è partita non appena ci si è resi conto della situazione e che anche nei confronti di Poste Italiane sarà avviata un’azione legale. L’opposizione in Consiglio comunale è incredula. Italo Di Dio denuncia l’ennesimo deficit di informazione nei confronti dei consiglieri comunali
Ci pensa Mastella a stoppare l’innesco politico-elettorale che una questione del genere inevitabilmente comporta.
La portata della notizia degli assegni ha messo la sordina a tutto il resto compreso l’avvento della Taddeo che però non ha riservato sorprese. La neoconsigliera si è accomodata dalla parte della minoranza e questo ribadisce la scelta politica di Alleanza Riformista.