breaking news

Covid, un paziente su tre colpito da depressione e sindrome post traumatica

Covid, un paziente su tre colpito da depressione e sindrome post traumatica

26 Aprile 2021 | by Maresa Calzone
Covid, un paziente su tre colpito da depressione e sindrome post traumatica
Attualità
0

Il Covid e le sue conseguenze: da più di un anno siamo alle prese con la pandemia che ha eradicato certezze nell’aumanità, a colpi di contagi, morti, restrizioni e tracollo economico. Oltre al problema reale, concreto della malattia e della perdita del lavoro, c’è la depressione che arriva puntuale come in tutti i casi di sindrome post traumatico.A soffrire di depressione è almeno una persona su tre che ha avuto il Covid in forma grave e che ha vissuto l’eperienza traumatica della terapia intensiva. Questi dati emergono da uno studio condotto all’Ospedale San Raffaele di Milano e che rappresenta un pò la situazione tipo per ogni paziente che anche dopo la guarigione ha sviluppato sindromi depressive, in forme lievi o accentuate.Ma c’è un dato scientifico ad avvallare la tesi che lega depressione al Covid: la forma depressiva diventerebbe più grave quanto più intenso è lo stato infiammatorio del paziente anche dopo la guarigione. Fortunatamente tutti questi pazienti presentano una buona risposta alle terapie sia farmacologiche che di supporto con gli psicoterapeuti.
Lo studio mette in evidenza anche un altro dato, pare che a soffrire di più dal punto di vista psicologico dopo il trauma da Covid siano le donne, che però al contempo hanno anche una buona risposta alle terapie. La ricerca mette in risalto la grande importanza che riveste un buon sistema immunitario, perchè più si è debilitati e più facilmente le condizioni psichiche si manifestano, e al tempo stesso più ci si deprime e più il sistema immunitario tarda a reagire. Facile imbattersi in un circolo vizioso, ecco perchè è fondamentale l’equilibrio psicofisico, e una grande motivazione personale che spinge il paziente a reagire prima e quindi a riprendersi.La depressione comporta anche un rallentamento nella velocità di elaborazione cognitiva dovuta anche alla lunga degenza. In pratica chi soffre di depressione presenta livelli più alti di citochine infiammatorie nel sangue e questo stato infiammatorio si associa alla riduzione dell’attività di alcuni neurotrasmettitori essenziali per il controllo delle emozioni, come la serotonina.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *