«Non si possono trattare gli italiani, e quindi i piccoli imprenditori, da servi sciocchi. Il coprifuoco è una aberrazione. Al 131esimo giorno di restrizioni, tale è il 22 aprile, bisognerebbe pensare a responsabilizzare i cittadini, non a proseguire con le limitazioni della libertà. Il Cts non si è affatto espresso per il “tutti a casa alle 22”: è una scelta della sinistra di governo, che, assieme alle altre misure, sta trasformando in un deserto senza vita il nostro tessuto produttivo. Le multinazionali hanno già iniziato a fare shopping, sfregandosi le mani».
«Le alternative per far lavorare il comparto dell’ospitalità a tavola, anche conservando, alleggerendole, alcune limitazioni, ci sono. E sono tante. MIO Italia ha proposto, solo per fare un esempio, di consentire che la ricevuta rilasciata dal ristorante possa essere esibita per tornare a casa la sera», ha aggiunto Mario Carfora
«Purtroppo, la sinistra che governa questo Paese da quando è iniziata la pandemia – M5S, Pd, Leu e IV – sta continuando a commettere sciocchezze sesquipedali. Per questi partiti gli italiani devono rimanere chiusi in casa, punto. Ma così non si sopravvive», ha concluso Paolo Bianchini.