Da Francesco Iandolo una proposta al Consiglio comunale per regolamentare i patti di collaborazione sui beni pubblici. Ecco la nota di “Avellino prende parte” sulla vertenza Casino del Principe – Associazione Avionica.
Quanto portato alla luce dall’Associazione Avionica negli ultimi giorni, surrogato da oltre 1000 firme in poche ore da parte della cittadinanza, sul futuro del Casino del Principe non può lasciarci indifferenti.
L’ impegno di decine di ragazze e ragazzi che negli ultimi anni hanno investito tempo e risorse per gestire e valorizzare un bene pubblico – grazie all’opportunità del bando “Benessere Giovani” della Regione Campania vinto in collaborazione con il Comune di Avellino – rappresenta una storia di successo della nostra città nell’applicazione del principio di sussidiarietà applicato al patrimonio della città.
Nonostante i ritardi e la pandemia da Covid19, infatti, l’Associazione Avionica e tutti i partner si sono rimboccati le maniche per realizzare le numerose attività previste dal progetto e non solo. Attività che hanno creato interesse tra la cittadinanza – riscontrabile anche dalle numerose firme raccolte – e non solo ma che soprattutto hanno permesso di vivere una struttura da troppo tempo scarsamente fruibile e lasciata all’abbandono.
Questa sperimentazione, caso quasi unico in città, dovrebbe sollecitare la politica e le istituzioni a guardare con maggior fiducia alla collaborazione con i cittadini e con i corpi intermedi. Queste esperienze possono rappresentare un cambio di passo concreto nella gestione, tutela e valorizzazione dei beni pubblici ma soprattutto possono rappresentare una nuova stagione di impegno e protagonismo.
Per questo ritengo fondamentale portare il tema in Consiglio Comunale per discutere insieme su come valorizzare questa esperienza per farla diventare prassi consolidata e quindi, nel caso specifico, su come consentire all’Associazione Avionica, nata grazie all’intuizione dell’allora Forum Giovanile per la realizzazione del progetto Benessere Giovani, possa proseguire nelle sue attività coinvolgendo sempre un numero maggiore di giovani. In ottemperanza, tra l’altro, alle indicazioni dell’Unione Europea e nello specifico dell’FSE che ammette a finanziamento e valuta positivamente i progetti in grado di essere sostenibili, riproducibili e di garantire una continuità delle attività alla fine del progetto: fattispecie in cui – in tutta evidenza – rientra Benessere Giovani e le attività svolte da Avionica e il partenariato. Ricordo inoltre che le cd. best practices, i casi di successo e la sopravvivenza delle attività ai finanziamenti rappresentano elementi valutativi dell’ente nella valutazione di progetti successivi e quindi avvalora la possibilità del comune di Avellino di aggiudicarsi nuovi fondi.
La richiesta di un patto di collaborazione, infine, sottolinea la maturità di una generazione che vuole impegnarsi per la tutela dei beni comuni programmando e impegnandosi in investimenti di risorse e attività anche professionalizzando i nostri giovani.
Una città che vuole aprirsi al mondo universitario accogliendo studenti fuorisede, infatti, non può limitarsi alla costruzione di alloggi, ma deve lavorare a una maggiore integrazione nel tessuto sociale.