“Ribadendo che il vaccino Vaxzevria è approvato a partire dai 18 anni di età, sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate, si rappresenta che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni”. E’ quanto si legge nella circolare con cui il ministero della Salute aggiorna le raccomandazioni sul vaccino anti-Covid di ASTRAZENECA. Nel documento, firmato dal direttore generale Prevenzione Gianni Rezza, si conferma anche che, “in virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino Vaxzevria può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino”.
“Sulla base delle attuali stime di incidenza che indicano l’estrema rarità degli eventi sopra descritti”, di trombosi anomale segnalate dopo somministrazione del vaccino anti-Covid di ASTRAZENECA, “il bilancio beneficio/rischio del vaccino Vaxzevria si conferma complessivamente positivo, in quanto il vaccino è sicuramente efficace nel ridurre il rischio di malattia grave,
ospedalizzazione e morte connesso al Covid-19”. Lo conclude la Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa, nell’allegato alla circolare con cui il ministero della Salute aggiorna le indicazioni per l’uso del siero anglo-svedese, ora suggerito in via preferenziale per gli over 60. “Attualmente – aggiunge la Cts – tale bilancio appare progressivamente
più favorevole al crescere dell’età, sia in considerazione dei maggiori rischi di sviluppare Covid-19 grave, sia per il mancato riscontro di un aumentato rischio degli eventi trombotici sopra descritti nei soggetti vaccinati di età superiore ai 60 anni