Mastella alle prese con i litigiosi suoi dirigenti di Palazzo Mosti. Una questione che si trascina da anni quella del complicato rapporto tra tecnici e politica e che affonda le sue radici in almeno una trentina d’anni di rapporti burrascosi, per buona parte carsici ma che in alcune occasioni fuoriescono dalle segrete stanze del Palazzo per diventare dirompenti. Mastella, in questo caso, ha dovuto riunire i dirigenti, sotto la spinta anche della Cisl e il segretario generale Cotugno e parlar loro con toni severi per ricondurre tutti ad un comportamento meno aggressivo. Cotugno contro Catalano, l’avvocato del Comune, e più di tutto il valente quanto totalizzante Verdicchio per tutta una serie di redistribuzioni legate alle ordinanze che ha suscitato più di una polemica interna. Mastella, al quale non mancano parole persuasive per fare arrivare messaggi netti, ha invitato tutti alla calma, a sotterrare l’ascia di guerra e a lavorare per il bene comune ammonendo il segretario generale ad una maggiore e più precisa funzione di controllo. Ed essendo tutti o quasi mandati fiduciari è lecito attendersi che al sindaco potrebbe anche balzare in mente l’idea della revoca del mandato, cosa al momento scongiurata. Il sindaco non intende tollerare oltre il clima da lunghi coltelli dei dirigenti amministrativi che nell’anno delle elezioni potrebbe essere motivo di distrazione rispetto alla sua vera natura: quella di essere un animale politico da competizione.
