Tre Ponti e Sassinoro. Due vicende che insieme al biodigestore, quello per ora evitato a Ponte Valentino e la centrale Luminosa che invece sembra inevitabile nell’area Asi, costituiscono problematiche serissime che possono essere esiziali per la provincia sannita.
La discarica di Montesarchio fornì, negli anni caldi della crisi rifiuti, la soluzione determinante per evitare alla Campania di finire sotto il peso di tonnellate di immondizia. Quella discarica oggi è una minaccia ecologica, piena zeppa di ecoballe dalla eterogenea composizione, con il percolato che si insinua al di fuori del sito e finisce per contaminare i rivoli che bagnano la Valle Caudina. Un vero ordigno ecologico la cui discussione è tornata in auge di recente per via delle polemiche intercorse negli tra Provincia di Benevento e Comune di Montesarchio circa le rispettive competenze e che impone una soluzione in tempi rapidi. Il parlamentare pentastellato Maglione intrerviene nella vicenda e chiama in causa direttamente la Regione e il suo assessore all’Ambiente Bonavitacola
Capitolo Sassinoro. Qui il Tar ha disposto che l’impianto di compostaggio non ha da esserci.
A Sassinioro è stata la vittoria dei comitati, di chi spesso in assoluta solitudine non ha mollato e ha lottato. Le vittorie, si sa, hanno molti padri, le sconfitte sono quasi sempre orfane ed è un’altra delle caratteristiche italiche, quella forse più distintiva.
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