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Covid: Italia rossa per Pasqua, da lunedi’ Regioni gialle passano in arancione

Covid: Italia rossa per Pasqua, da lunedi’ Regioni gialle passano in arancione

12 Marzo 2021 | by Redazione Bn
Covid: Italia rossa per Pasqua, da lunedi’ Regioni gialle passano in arancione
Attualità
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La notizia che si attendeva, si temeva, e’ arrivata. Con il via libera del Consiglio dei ministri, per PASQUA 2021 l’Italia e’ ufficialmente in zona rossa. E’ quanto previsto dal decreto Covid che inasprisce regole e restrizioni per i cittadini su tutto il territorio nazionale a causa della pervasivita’ della variante inglese del coronavirus. E’ ineluttabile infatti la fotografia scattata dal report del monitoraggio della cabina di regia Iss-ministero della Salute con l’Rt che in Italia sale a 1,16, e testimoniare che “l’epidemia” di coronavirus “e’ in espansione” e che “le terapie intensive sono sopra soglia critica”. Dunque, tra le misure varate dal Cdm, anche la previsione che tutte le Regioni in area gialla passino in arancione a partire da lunedi’ prossimo, 15 marzo. Nel
decreto poi hanno trovato spazio pure i congedi parentali con il via libera immediato alle risorse per finanziarli.
Questa mattina i presidenti di Regione avevano chiesto al governo contestualita’ tra nuove restrizioni e aiuti alle
famiglie. E il Cdm ha dato loro una risposta precisa e immediata”, ha affermato la Ministra per gli Affari
Regionali, Mariastella Gelmini.

Doccia fredda dunque sulle agognate festivita’ PASQUAli poiche’ dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sara’ comunque possibile spostarsi all’interno della propria Regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone. Dal 15 marzo al 6 aprile 2021, resta nel testo del decreto quanto gia’ prescritto dall’esecutivo precedente e cioe’ che “i presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano potranno disporre l’applicazione delle misure stabilite per la zona rossa nonche’ ulteriori, motivate, misure piu’ restrittive nelle Province in cui l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi e’ superiore a 250 casi ogni 100 mila abitanti o nelle aree in cui la circolazione di varianti” determini “alto rischio di diffusivita’” o induca “malattia grave”.

Sul fronte vaccini, il polverone di ieri sul lotto ritirato del siero AstraZeneca va dissipandosi. Tra la somministrazione del vaccino e le morti “non c’e’ un nesso causale ma solo temporale”, ha assicurato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri che ha voluto tranquillizzare, perche’ anche osservando i dati inglesi, si nota che “nessuna morte aveva un nesso causale
con il vaccino ma solo un nesso temporale”. Occorre, ha spiegato il sottosegretario, aspettare “le analisi dell’Iss
ma in generale monitoriamo i Paesi che hanno fatto piu’ dosi”.

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