“Mentre la vaccinazione anti covid-19 per gli ultraottantenni è ormai in fase avanzata in tutti i comuni della nostra provincia (capoluogo compreso), è assurdo constatare che per alcuni comuni della Valle del Sabato deve ancora essere sorteggiato l’ordine di somministrazione. Non riesco a spiegarmi tutto questo ritardo accumulato; non so se per colpe da attribuirsi alle procedure dell’ASL o più semplicemente per la scarsa adeguatezza di una classe politica sempre meno abile a gestire situazioni emergenziali”. Inizia così la nota di Claudio Petrozzelli, referente” 6000 Sardine d’Irpinia” e portavoce Giovani per la Valle del Sabato.
“A causa di questa vergognosa circostanza, oltre 1200 anziani dei comuni di Atripalda, Cesinali, Aiello del Sabato, Sorbo Serpico, San Potito Ultra e Salza Irpina, sono in attesa di scoprire quando potranno finalmente vaccinarsi. Il tutto mentre la curva dei contagi aumenta ed accumulare anche un ulteriore giorno di ritardo potrebbe fare la differenza in un territorio che si avvia inesorabilmente a numeri da zona rossa. Oltre questo inspiegabile ed incommentabile ritardo (sembra dovuto a causa di un’iniziale mancata omologazione della sede prescelta) non posso non sottolineare le lacune logistiche legate al luogo individuato per la somministrazione dei vaccini. Sono a conoscenza che le amministrazioni di Cesinali ed Aiello del Sabato avevano messo a disposizione ampie strutture, tra cui lo spazioso centro di Comunità di Villa San Nicola che, tra aree parcheggio e zone di attesa, dispone di un’area di oltre 2500 mq. Per ragioni che faccio fatica a comprendere è stata invece scelta la struttura della Misericordia, sita in un’angusta stradina nei pressi del comune di Atripalda.
Alla comodità ed alla certezza di ampi spazi atti a garantire un corretto distanziamento ed un afflusso importante di persone, è stata scelta un’area “grande” poco meno di 800 mq, circa ¼ rispetto quella sita nella frazione del Comune di Cesinali. Sono certo, purtroppo, che a causa di questa scelta saranno tanti i disagi legati non solo alla viabilità della zona ma anche per gli anziani stessi soprattutto se – come da previsioni – dovesse piovere proprio a ridosso dell’avvio della campagna vaccinale, prevista non prima del 6 marzo. Nella situazione emergenziale che stiamo vivendo, i campanilismi locali dovrebbero essere messi da parte, in favore di un servizio efficiente da offrire ai cittadini. Purtroppo, qualcuno evidentemente ha spinto per una soluzione poco pratica pensando soltanto al proprio tornaconto politico, fatto di annunci, selfie e passerelle”.