Il 30% delle persone risultate positive al virus, ha sviluppato anche sintomi legati alla sfera psichiatrica, come la depressione. Questo fenomeno si è protratto anche nel periodo successivo alla guarigione. Il problema investe particolarmente le persone anziane, che si proiettano verso un futuro annebbiato, con la paura del domani, della fragilità della salute, ma lo stesso vale per i giovani sempre più smarriti, senza punti di riferimento stabili, come può essere la scuola vissuta a distanza, ma anche le paure per il domani, per chi ha perso il lavoro e non sa più da che parte indirazzare la propria esistenza. Purtroppo non esistono antidoti universali per superare le paure, ma esiste un modo per lenire i graffi di questo difficile passaggio, ovvero provare a condurre una esistenza meno rigida, più elastica, assecondando i cambiamenti che ultimamente ci vengono imposti a causa delle restrizioni anticovid. L’esempio arriva dai bambini, afferma la Dott.ssa Enza Belperio, psicoterapeuta “bisogna imitare i più piccoli nella loro capacità di resilienza, per superare un momento che altrimenti non ha soluzioni immediate”.