La decisione della Procura della Repubblica di Benevento di chiedere l’archiviazione al Gip dell’inchiesta sui pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni inquinati da tetracloroetilene. Il procedimento contro ignoti non è approdato ad accertamenti di responsabilità e pertanto, come recita il comunicato della Procura, “essendo i valori della potabilità nella norma si è ritenuto di richiedere l’archiviazione al giudice delle indagini preliminari a cui spetta la decisione finale”. Gli accertamenti, affidati a due docenti universitari per accertare lo stato delle acque sotterranee, hanno certificato che la presenza di agenti contaminanti come Tetracloroetilene o Percloroetilene, Tricloroetilene, Cloroformio o Triclorometano è certamente presente nelle falde acquifere sotto osservazione ma la potabilità è assicurata essendo superati, secondo la Procura, i livelli di guardia per il solo pozzo numero 2 di Campo Mazzoni. In definitiva, la Procura della Repubblica ha optato per la delicata decisione considerando la potabilità delle acque che servono il 65% della cittadinanza beneventana, cosa mai messa in discussione da chi come Altrabenevebnto ha sollevato la questione sin dal 2018. Gesesa, dal canto suo, fa sapere che continuerà a monitorare costantemente l’acqua che viene distribuita, tranquillizando i cittadini sulla potabilità dell’acqua in ogni zona della città. Non è di questo avviso Altrabenevento che annuncia opposizione alla richiesta di archiviazione con istanza finalizzata ad ulteriori indagini anche relative ai controlli del cosiddetto Piano di Caratterizzazione ancora in corso. Sulla questione interviene il Prefetto di Benevento Cappetta che assicura massima attenzione al problema