“Dobbiamo affrontare l’ultima fase della pandemia con lucidità, senza abbassare la guardia. L’avvio della campagna di vaccinazione è imminente. Intanto, sono pronto ad intervenire, da buon padre di famiglia, di fronte ad assembramenti e comportamenti sbagliati. Nel complesso, però, ringrazio tutta la comunità per il comportamento e l’impegno profuso. I dati attuali sono incoraggianti”.
Lo afferma il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, nella sua consueta diretta facebook, durante la quale parla dell’emergenza sanitaria e della collegata questione scuola. E annuncia la volontà dell’amministrazione comunale di bandire un concorso fotografico dedicato a Massimo D’Argenio, compianto fotoreporter scomparso alla vigilia di Natale a causa del Covid.
“Nonostante quanto affermino i campioni della critica, i maestri e i guru del virus – dice in sostanza il primo cittadino del capoluogo irpino – il rapporto tra tamponi e positivi al Covid-19 in città è sotto il 3%, un terzo rispetto al resto della Campania. Dall’inizio della pandemia ormai è passato circa un anno. Un anno di privazioni, nel corso del quale abbiamo dovuto cambiare stile di vita e modo di essere. Molti hanno perso i loro cari, senza potergli stare vicino e a volte non si è potuto celebrare neanche il funerale. Rispetto a tutti questi sacrifici manca, però, ancora l’ultimo miglio. E in settimana cominceranno i vaccini nella tensostruttura del Campo Coni”.
Poi Festa parla delle scuole e conferma come per le superiori non si è ancora pronti a ripartire con la certezza di un rischio contenuto visto che il 70% degli studenti proviene dalla provincia. “Ogni giorno – aggiunge – nonostante il grande lavoro dei miei colleghi sindaci, ai quali va un saluto e un grande incoraggiamento, abbiamo notizie di cluster in un paese o in un altro. In questa situazione non posso che mantenere la Dad. Per la scuola dell’infanzia, elementari e medie, tenute aperte alle lezioni da una legge nazionale, per fortuna, invece, non ci sono le condizioni sanitarie che possano giustificarne la chiusura della didattica in presenza”.