La vicenda del biodigestore e il ricorso al Tar della Energreen che di certo tenterà ogni strada possibile per non perdere un affare da quasi 50 mln di euro. Intanto, come riporta Paolo Bocchino nella edizione di ieri de Il Mattino, entro giovedi prossimo 11 febbraio la società partenopiemontese dovrà fornire tutta la documentazione richiesta da organismi tecnici e politici a supporto delle credenziali che sostengono la costruzione a Ponte Valentrino di questo impianto da 110mila tonnellate. La società, sempre secondo ciò che riporta il quotidiano, ha già fatto sapere che è pronta a chiedere una proroga che la legge concede per la durata di sei mesi, periodo entro il quale dovrà fornire le integrazioni richieste. Se ciò non dovesse accadere, se cioè entro giovedi la società dei Bruscino non dovesse ottemperare agli obblighi posti dalle autorità regionali, si procederebbe d’ufficio all’archiviazione della richiesta e allora si potrebbe mettere per davvero la parola fine a tutta questa vicernda. Vicenda che a Benevento è assai calda. Città Aperta e non soltanto chiede un Consiglio ad hoc che è atteso anche dal presidente dell’Asi Barone che continua a sfidfare in un confronto pubblico Italo Di Dio ma di più Delia Delli Carri.
In merito al Consiglio comunale, sul tema, interviene il presidente del Consiglio comunale De Minico che assicura in tempi ragionevolmente brevi la fissazione della calendarizzazione della pubblica assise.
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