L’Asi replica e contrappone l’adozione dello stesso metro di comportamento nei confronti di altre due aziende, la Biometano salernitano con sede a Polla e la Maia di Casalnuovo di Napoli. Nessuna preclusione ad personam, dicono da Ponte Valentino, facendo notare che l’assoluta contrarietà alla soluzione del biodiogestore è supportata da relazioni tecniche dell’Unisaannio e dalla corale opposizione delle istituzioni sannite, Comune e Provincia di Benevento oltre alle aziende dell’agroalimentare che già hanno espresso la loro avversione al progetto.In attesa del Via della Regione Campania. L’impianto resta imperniato sul dimensionamento monstre delle 100mila tonnellate. L’azienda dei Bruscino avrebbe potuto limare la capacità al massimo a 100mila tonnellate, uno scostamento che non avrebbe inciso troppo sui margini di profitto che si intendevano realizzare. Al tirar delle somme la situazione appare assai definita. Nessuno vuole l’impianto a Ponte Valentino, quanto meno di quelle dimensioni, pur riconoscendo l’utilità della struttura ma da costruire altrove, San Nicola Manfredi oppure Airola, ma di tonnellaggio rapportato alle mere esigenze della provincia di Benevento.