Si è tenuta questa mattina la programmata video conferenza tra i tecnici del Settore Ambiente del Comune di Benevento (Gennaro Santamaria Dirigente del Settore, Annamaria Villanacci Posizione Organizzativa dello stesso settore, Cavuoto Elena responsabile del servizio), gli esperti dell’Unisannio che coadiuvano il Comune (prof. Francesco Pepe e Prof.ssa Flavia De Nicola), i tecnici della Direzione Generale Difesa del Suolo e l’Ecosistema U.O.D. Sviluppo Sostenibile Acustica, qualità dell’aria e radiazioni della Regione Campania (dott. Eduardo Cacciapuoti e Gianfranco Di Caprio RUP), e quelli della Società Techne Consulting (Direttore Tecnico Dott. Carlo Trozzi) incaricata dalla Regione Campania alla redazione del piano regionale per la tutela della qualità dell’aria e il censimento delle emissioni in atmosfera.
Motivo dell’incontro era quello di conoscere le analisi effettuate sul territorio cittadino da parte dei tecnici incaricati alla redazione del piano regionale in riferimento particolare all’inquinamento da polveri sottili (PM 10 e PM 2,5) e gli eventuali accorgimenti previsti per il contenimento del fenomeno.
Dal confronto effettuato è emerso che le sorgenti maggiori di emissioni presenti sul territorio sono di tre tipi: antropiche, naturali e di secondo livello. Tra le fonti di inquinamento antropiche, secondo gli esperti, quella che ha la maggiore incidenza e diffusione, sul territorio cittadino e di quello dei Comuni delle colline beneventane, è costituita dalla presenza di impianti di riscaldamento che fanno ricorso alla combustione di legna e biomasse. In questo ambito molto è anche determinato dai tipi di impianti utilizzati. Ad esempio, i camini tradizionali, quelli cioè senza sistemi di controllo e filtro, incidono fortemente, mentre, i camini con filtri e controlli e le stufe e camini alimentati a pellet hanno un incidenza notevolmente inferiore. Le altre fonti, quelle naturali e quelle di secondo livello (come quelle da emissioni per transito veicolare), se pur presente hanno un incidenza minore.
Da qui la condivisione anche da parte degli esperti regionali delle scelte fatte dal Comune di Benevento di avviare un’attività di censimento delle fonti di emissioni sul territorio cittadino e dei Comuni limitrofi. Così come condivise sono le altre due azioni immaginate dal Comune e cioè di effettuare un monitoraggio mobile su tutto il territorio cittadino per confrontarlo con i dati con quelli delle centraline dell’ARPAC e quella di effettuare una caratterizzazioni delle polveri presenti in città.
“L’amministrazione Mastella ha sempre posto – ha dichiarato il dirigente Santamaria – questo argomento al centro dell’agenda amministrativa. In questo senso l’amministrazione ha dato un chiaro indirizzo di lavoro agli uffici che noi stiamo portando avanti con impegno e abnegazione. Nelle prossime settimane, con l’ausilio dell’università del Sannio, passeremo all’attuazione delle azioni preannunciate.”