Il primo Consiglio Comunale del 2021 di Avellino riesce a mettere pace tra maggioranza e opposizione. Rispetto all’inquinamento ambientale e, in particolare, alla questione smog in città, infatti, l’assemblea si compatta su un documento condiviso nella capigruppo che propone 8 punti fermi e un tavolo in prefettura con i sindaci dell’hinterland per implementare e migliorare il protocollo dell’ex commissario straordinario Giuseppe Priolo. Queste le priorità indicate nell’ambito di un progetto voltoi a risanare la qualità dell’aria dopo un 2020 che ha fatto registrare 78 sforamenti di polveri sottili:
- Uniformare, a partire dal capoluogo ed esteso a tutti i Comuni contermini, le modalità di autocertificazione degli impianti per il loro censimento ed il futuro relativo controllo, al fine di avere informazioni precise e dettagliate, necessarie alla riduzione delle immissioni dei fumi nell’atmosfera derivanti delle varie fonti di riscaldamento, sia civili che industriali;
- Uniformare le modalità di smaltimento dei residui vegetali civili ed industriali in tutti i Comuni contermini alla città di Avellino anche favorendo l’utilizzo di strumenti collettivi e/o di comunità;
- Programmare, così come previsto dal Decreto del 20/03/2020, la redazione di un Piano del Verde Urbano che, partendo dall’analisi dettagliata del patrimonio verde del nostro Comune, ne definisca lo sviluppo quantitativo e qualitativo nel medio e lungo periodo;
- Prevedere la piantumazione di specifiche essenze arboree (alberatura, aiuole e siepi) tese all’assorbimento degli agenti inquinanti;
- Prevedere l’implementazione di centraline per il controllo e monitoraggio della qualità dell’aria non solo in città ma anche nei Comuni limitrofi, ipotizzando l’utilizzo di studi e tecnologie innovative ed alternative anche promuovendo il biomonitoraggio al fine di ottenere una mappatura completa di tutto il territorio dell’intera area urbana. L’attività sarà finanziata attraverso l’utilizzo delle risorse assegnate per le compensazioni ambientali e quelle eventualmente provenienti da enti sovracomunali coinvolti per competenza;
- Prevedere l’utilizzo di asfalto drenante, capace di aumentare i vantaggi ambientali legati alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico grazie ad elevati poteri di captare le polveri fini ed ultrafini (PM10, PM2,5, etc.), limitandone fortemente l’aerodispersione in atmosfera e, conseguentemente, gli impatti sulla salute umana, oltre che l’utilizzo di intonaci porosi composti da materiali naturali su edifici pubblici, capaci di attrarre le polveri sottili presenti nell’aria.
- Stilare un protocollo d’intesa con l’Istituto Agrario di Avellino per aggiornare e/o integrare il censimento del verde con le informazioni relative al patrimonio arboreo cittadino, in particolare degli alberi storici, utilizzando progetti di alternanza scuola-lavoro e/o altre modalità consentite dalla norma in modo da coinvolgere e rendere parte attiva un istituto scolastico di eccellenza.
- Utilizzare le risorse provenienti dai proventi che i cittadini versano all’Alto Calore, avente destinazione vincolata, o da altro capitolo di spesa, per elaborare una mappatura del reticolo fognario ed iniziare a fare la manutenzione ordinaria, anche al fine di evitare gli allagamenti che di sovente si verificano.
Il documento è passato all’unanimità dei presenti, 27 sì, tra i consiglieri in aula e quelli collegati in streaming per via delle norme anticovid. Sulla questione, poi, il sindaco Gianluca Festa ha precisato che ci sono due studi avviati per comprendere meglio le cause dell’inquinamento che, in ogni caso, non dipendono solo dalla città capoluogo ma da tutti i comuni del comprensorio.
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