Sei casi di ‘variante inglese’ Covid-19 sono stati riscontrati dai ricercatori del gruppo di sequenziamento genomico coordinato da Davide Cacchiarelli presso l’istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli, il Tigem. I sei tamponi provenivano da viaggiatori di ritorno da Londra, controllati nei giorni scorsi nell’aeroporto di Capodichino prima della sospensione dei voli dal Regno Unito. I ricercatori hanno determinato la sequenza completa del genoma virale in 115 tamponi positivi eseguiti negli ultimi mesi in Campania dall’Istituto Zooprofilattico. Oltre i sei casi ‘inglesi’, nei restanti campioni analizzati sono state identificate otto diverse varianti, tutte appartenenti al “tipo B”, largamente diffuse in Europa.
Lo studio, i cui risultati sono stati depositati in Gisaid (il database di riferimento mondiale per le sequenze dei genomi virali), fornisce quindi una prima mappa delle varianti Sars-CoV-2 presenti in Campania. Sono in corso, rende noto la Regione, ulteriori studi in stretta collaborazione con i ricercatori dell’Istituto Spallanzani. Da domenica 20 tutti i passeggeri provenienti dal Regno Unito, sono stati sottoposti a tampone nasofaringeo molecolare e i positivi sono stati prontamente individuati e monitorati. Immediatamente e’ stato effettuato il sequenziamento per accertare se il ceppo appartenesse alla variante inglese. Lo studio rientra nel progetto Gencovid, partito dalla Regione Campania nei primi mesi della pandemia con l’obiettivo di studiare in maniera approfondita il virus attraverso la tempestivita’ di campionamento sul territorio, l’identificazione dei focolai e la ricostruzione filogenetica del virus e della sua diffusione. Un boarding scientifico che, grazie alla sinergia dei ricercatori, ha consentito alla Campania di individuare e sequenziare circa 2000 campioni nelle varie fasi della pandemia, dati che tra pochi giorni saranno pubblicati sulla piattaforma internazionale Gisaid e messi a disposizione della comunita’ scientifica internazionale.
Gencovid nasce dall’Izsm che, con 400.000 tamponi analizzati nei laboratori di Portici e con unita’ operative specializzate, ha consentito interventi mirati e immediati nella gestione delle emergenze. Una volta estratto e preparato l’Rna, il Tigem si e’ occupato del sequenziamento, una ulteriore aliquota di campione, in collaborazione con i ricercatori del CEINGE, e’ stata inoltre utilizzata per isolare i ceppi virali e testare sperimentalmente in vitro, su modelli cellulari, l’efficacia di diverse molecole con potenziale attivita’ inibente della capacita’ replicativa del
virus. (ANSA).