Il sindaco Mastella e il suo messaggio di Natale alla città. Il periodo è di quelli tra i più nefasti degli ultimi decenni e il tenore delle parole di Mastella è consono al clima di generale preeoccupazione che si respira. Un messaggio assai realista, pregno di pathos per gli inevitabili cambiamenti negli stili di vita, che non lascia spazio ad ottimismi e parafrasando il Poeta nel Canto V “nulla speranza li conforta mai, non che di posa, ma di minor pena”. “A noi tocca , qua , ora , vivere quel che ci e ‘ dato di vivere”, incalza Mastella, i sogni sembrano frantumati, solo l’ annuncio della natività sembra metterci al riparo da paure ed incertezze. Il mondo, anche il nostro mondo quotidiano, non sarà più’ lo stesso. Cambieranno le relazioni umane, cambierà la certezza sul dopo, mitigando la speranza. Il dominio che si immaginava potessimo avere sulla natura si è infranto su un minuscolo virus , dimostrando la nostra fragilità”. Parole chiocce mitigate solo dagli auguri nei confronto delle famiglie. Nulla quaestio sulla natura apodittica del messaggio, ma i social sono in agguato e certi passaggi, particolarmente disperanti, potrebbero essere avvertiti in modo cauto lasciando libero sfogo a contromisure anche di carattere apotropaico.
