IL nemico invisibile del 2020 si chiama Sars Cov2, ma a Benevento si aggiungono, per la prima volta negli ultimi tre anni, le polveri sottili. Ieri il capoluogo sannita ha raggiunto i 35 giorni di sformamenti annuali di Pm10 concessi dalla normativa europea con il limite giornaliero di 50 microgrammi superato in tutte e tre le zone dove sono presenti le centraline: zona industriale, la centralissima via Mustilli e stadio Vigorito. Proprio qui il tetto massimo di polveri sottili è stato ampiamente superato per 35 volte nel 2020. Ieri la centralina ha registrato concentrazioni medie pari a 88 microgrammi, due giorni fa addirittura 94, quasi il doppio del limite consentito. Restano 12 giorni alla fine dell’anno per evitare di superare il bonus delle 35 giornate, ma l’obiettivo sembra assai arduo. Un mese fa il sindaco Mastella, particolarmente vicino alla problematica, firmò un’ordinanza che limitava l’utilizzo degli impianti termici fino ad una certa temperatura, una misura che non sembra non aver avuto risultati sperati. Da Palazzo Mosti, l’assessore all’ambiente Gerardo Giorgione fa sapere che è pronta una delibera a tutela della qualità dell’aria
l’intervista nel servizio che segue