“Il 12 gennaio abbiamo fissato una sorta di esercitazione generale in tutta la Campania” per la somministrazione del vaccino anti Covid. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook. “Il 12 mattina – ha spiegato De Luca – dovrà essere pronto tutto: gli spazi, i medici, la task force che seguirà le vaccinazioni nelle Rsa, la copertura in tutti i territori. Quindi dalla mattina del 12 gennaio andremo in giro per la Campania per verificare che tutto sia in ordine. Dobbiamo lavorare alla tedesca, dev’essere un’operazione quasi militare, dobbiamo essere pronti in tutto. Dev’essere una macchina perfetta e stiamo lavorando in queste ore per avere questo risultato”. Il 27 dicembre invece, ha aggiunto De Luca, “cercheremo anche noi di avere vaccinazioni simboliche in tutte le province della Campania o nelle principali realtà. Se – ha sottolineato – ci fanno la grazia di mandarci i vaccini”.
Non ci sarà la mobilità per i comuni sotto i 5mila abitanti, faremo un’ordinanza che lo vieta. Faremo credo anche questo fine settimana qualche ordinanza per bloccare la vendita di alcolici e per bloccare il consumo di alcolici e di qualunque altro genere di consumo in pubblico”, ha aggiunto De Luca.
Sulla riapertura delle scuole “noi in Campania seguiremo la nostra linea: massimo rigore per poter aprire tutti, ma per sempre, non fare finta di aprire per tre giorni e poi prolungare l’epidemia per altri tre mesi. In Italia – ha aggiunto DE LUCA – abbiamo l’abitudine di discutere di scuole a prescindere dai dati epidemiologici. Si apre il 7 gennaio? Qualcuno ci dice quale sarà situazione, qualcuno sa garantirci che avremo la copertura degli organici, che avremo migliorato la situazione del trasporto? Però continuiamo a ripetere la litania in base alla quale prima si fissa la data di apertura, poi si fa la verifica della situazione epidemiologica, con il risultato che 9 volte su 10 le previsioni vengono smentite dalla realtà”.
E’ chiaro che quest’anno non avremo né Natale né Capodanno, saranno giornate di sofferenza. So che la tentazione di avere una cena con tutti i parenti o un pranzo di Natale è forte ma dobbiamo essere responsabili. Dobbiamo capire che, per un momento anche di calore familiare e umano comprensibile, noi rischiamo, se moltiplichiamo per milioni queste situazioni, di far ripartire il contagio a metà gennaio, di complicare la stagione della vaccinazione anti Covid, di complicarla ancora di più con l’anno scolastico che si apre e con il picco dell’epidemia influenzale. Dobbiamo essere consapevoli di questi problemi e quindi responsabili”. L’invito lanciato da DE LUCA è quindi a “farci gli auguri al telefono. Facciamo qualche videochiamata, i nostri ragazzi sono bravi a farlo. Salutiamoci anche da lontano, avremo poi tempo per incontrarci e vivere momenti più intensi di calore familiare. Oggi no, oggi manteniamoci con i familiari residenti a vivere questi momenti di festa”, ha concluso De Luca.