Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Potere al Popolo
L’andamento della curva epidemica del Sannio ha evidenziato che il tracciamento è completamente sfuggito ad ogni controllo o
forse non lo è mai stato ed era piuttosto evidente a chiunque viva nei piccoli centri sanniti: non c’è mai stata corrispondenza tra i dati comunicati dall’ASL alla Regione ed i casi accertati e per lungo tempo noti ai loro compaesani.
Come avevamo sottolineato in passato, un tracciamento efficace del contagio sul territorio era uno degli strumenti più efficaci per contrastare la diffusione del Covid-19, non solo per permettere di spezzare le catene di contagio, ma anche per consentire una valutazione più precisa delle contromisure specifiche da attuare.
Avevamo già chiesto di fornire i numeri reali dei contagi giornalieri, disaggregati e comune per comune.
L’ASL non ha prestato alcuna attenzione alla nostra richiesta, fatta per favorire e ottenere il pieno rispetto dei cittadini e della stampa locale.
Oggi viene promesso di rimediare a queste mancanze, dopo le pressioni di altra Benevento, l’ASL si ripropone di revisionare i dati da febbraio a oggi.
In tutto ciò, c’è un aspetto in particolare che ci colpisce: l’assordante silenzio da parte del Direttore Generale dell’ASL di Benevento Gennaro Volpe, il quale in questi mesi ha indubbiamente dovuto fronteggiare una sfida che mai avrebbe immaginato, ma che almeno per il momento non proferisce parola sul possibile accaduto. Perché soltanto adesso emerge questa controversia sui dati? Com’è possibile che non ci sia comunicazione fra enti locali, cosa di cui si rende conto finalmente anche il primo cittadino stesso.
Ancora una volta la risposta ai problemi risiede nella terapia d’urto e mai in una preventiva organizzazione.
Si procederà al ricalcolo, ma quale provvedimento per servizi necessari e inesistenti? Andremo avanti così fino all’estinzione del virus? I cittadini denunciano tempi biblici per un tampone o non sono addirittura in grado di reperire l’assistenza locale. Molti altri potrebbero sfuggire al tracciamento.
Chiariamo immediatamente che Potere al Popolo ha sempre riconosciuto come tutte le criticità che ci ha messo di fronte questa emergenza sanitaria siano figlie di anni di restrizioni della spesa pubblica nei settori della sanità e dei trasporti, e che certamente sarebbe stato difficile correre ai ripari nel mezzo della pandemia (eppure si sarebbe potuto fare meglio).
Non ci siamo stupiti che le risorse sanitarie locali si siano rivelate inadeguate e insufficienti, abbiamo sempre chiesto che venissero assunti medici e infermieri con contratti dignitosi e che il settore privato facesse la sua parte, volendo anche sgravare dirigenti e lavoratori di ASL e 118 dal sentirsi affibbiare indebitamente le colpe dei disservizi sofferti dalla popolazione.
Però ora ci troviamo di fronte ad un fatto inconfutabile: la dirigenza dell’ASL locale è in palese difficoltà nel gestire la sanità beneventana.
Ci sembra di notare che queste difficoltà siano aumentate da quando De Luca ha autorizzato anche i laboratori privati a processare i tamponi, da lì abbiamo notato sempre più incongruenze e problematiche.
Seppur questa decisione ha comportato una speculazione economica sulla salute dei cittadini, il provvedimento avrebbe dovuto perlomeno allentare la pressione ed il carico di lavoro su tutti i lavoratori e i manager della sanità pubblica di Benevento e a quel punto dare modo a quelli più in difficoltà di ri-organizzarsi.
Il resto della Campania sembra aver colto questa opportunità (seppur comunque fuori tempo massimo), l’ASL di Benevento no.
Dalla confusione dei dati comunque spicca una realtà difficilmente eludibile, e cioè che nella nostra provincia i contagi sono tra i più alti della regione. Come sono lontani i tempi, marzo e aprile, in cui il sindaco si vantava, sulla stampa e nelle tv nazionali, che, grazie alle sue portentose capacità, a Benevento i contagi erano quasi inesistenti.
L’ASL ha forse tentato di nascondere questa grave realtà? Mastella si è prima opposto e ha contestato la zona rossa proprio utilizzando i dati dell’ASL. Oggi di fronte alla criticità emersa, accusa Volpe di mancata correttezza.
Cosa è accaduto esattamente? Oltre al ricalcolo come pensa l’ASL di poter fronteggiare questo lungo inverno? Cosa si può potenziare e perché non viene chiesto a gran voce alle istituzioni? Il sindaco accusa il dirigente provinciale, ma cosa ha fatto il sindaco per tenere sotto controllo la situazione e una collaborazione fattiva con l’ASL?
Potere al Popolo si riserva la possibilità di dare luogo a iniziative di protesta fino a che non otterremo dei risultati TANGIBILI sul fronte della trasparenza dei dati e delle informazioni fornite dall’ASL, sul personale, sui servizi, sulle iniziative ramificate per il tracciamento che attualmente vengono ancora affidate a privati dai comuni. Chiediamo quindi al Dottor Volpe, se non di abbandonare la sua carica, quantomeno di chiedere aiuto. E pretendiamo da tutti gli attori istituzionali coinvolti estrema serietà e attenzione alle richieste ed esigenze del territorio e delle persone, evitando sterili polemiche, accuse e scaricabarile.