Il processo Asl dal quale Nunzia De Girolamo è risultata estranea alle accuse che le erano state contestate dalla magistratura inquirente. Con lei assolti “perchè il fatto non sussiste” gli altri sette imputati coinvolti nella vicenda. Una conclusione che la stessa Nunzia racconta come la fine di un incubo, sette anni in cui la sua carriera politica e la vita personale sono risultate parecchio compromesse. Episodi di così stridente contrasto fanno sorgere il sospetto, nella opinione pubblica, di quanto sia insidiosa la macchina della giustizia sebbene vicende del genere forniscano anche la testimonianza di quanto sia necessario difendersi nel processo e non dal processo per garantire il diritto alla difesa per chiunque finisca in un’aula giudiziaria per difendersi dalle accuse che vengono mosse. Nel caso specifico la Procura della Repubblica di Benevento aveva già evidenziato la lacunosità dell’impianto accusatorio come rileva Vizzi Sguera, difensore di uno degli imputati chiamato alla sbarra.