Riceviamo e pubblichiamo nota stampa Altrabenevento
La ASL di Benevento ha annunciato la revisione dei dati sul coronavirus nel Sannio da febbraio ad oggi. La decisione è stata assunta dopo l’incontro di venerdì scorso tra il direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Gennaro Volpe e il presidente di Altrabenevento, Sandra Sandrucci la quale ha segnalato ancora una volta un errore di riporto dei dati dalla tabella del 2 novembre al report grafico del 3 novembre.
Sandrucci richiamando il contenuto di tre lettere ufficiali inviate il mese scorso alla ASL e per conoscenza al Prefetto, ha ribadito la richiesta di notizie certe e chiare sulla evoluzione del contagio perché proprio sui dati si reggono le decisioni delle autorità nazionali, regionali e locali per le misure di controllo sanitario e la limitazione delle libertà dei cittadini.
La presidente di Altrabenevento, ricordando lo sforzo dei volontari che gestiscono il sito beneventocovid.it ed aggiornano quotidianamente i dati ufficiali sul contagio nel Sannio, ha confermato che l’associazione è disponibile a fornire gratuitamente la collaborazione alla ASL per la diffusione di dati certi sulla evoluzione della pandemia nel Sannio.
Il presidente Volpe ha annunciato la revisione dei dati contenuti nelle tabelle e nei report oggetto di segnalazioni da parte di Altrabenevento e ha aggiornato l’incontro per fornire altre notizie ed ulteriori chiarimenti.
Adesso tocca alla Unità di crisi della Regione Campania spiegare perché nella piattaforma dei dati trasmessi anche al Ministero sono stati inseriti negli ultimi quattro giorni, 885 nuovi positivi mentre la ASL ne ha segnalato solo 154.
Nella realtà non ci sono affatto centinaia di nuovi contagiati, non c’è un aumento di ricoverati e neppure notizie di altri grandi focolai. Pertanto la Regione deve spiegare se si tratta di errori oppure se sono stati inseriti dati non pervenuti dalla ASL per tamponi effettuati nelle scorse settimane in laboratori finora non autorizzati .
Questi dubbi devono essere chiariti immediatamente perché i dati dell’Unità di crisi regionale vengono inseriti nei report del Ministero della Salute ed utilizzati per calcolare la incidenza percentuale dei contagiati e quindi per assumere decisioni sulle misure restrittive (chiusura di attività e servizi, limitazioni dei movimenti, chiusura delle scuole).
La presidente Sandra Sandrucci