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Arpaise| Dieci anni fa la frana alla località Covini, il ricordo di quei momenti è apparso in questi giorni sui social

Arpaise| Dieci anni fa la frana alla località Covini, il ricordo di quei momenti è apparso in questi giorni sui social

5 Dicembre 2020 | by Redazione Bn
Arpaise| Dieci anni fa la frana alla località Covini, il ricordo di quei momenti è apparso in questi giorni sui social
Attualità
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E’ questo il racconto riportato da un giovane concittadino di Arpaise sul gruppo Facebook: “Arpaise e le sue bellezze naturali”, dove come si vede dalle immagini social sono raffigurati quei momenti della frana. Nella Notte del 3 dicembre 2010, lungo la strada provinciale 1 Benevento/Ciardelli il manto stradale incominciava a lesionarsi. Un abitante della zona, accortosi della situazione, avvisò i familiari che vivevano nello stabile interessato dalla frana, ed insieme chiamarono i vigili del fuoco. L’Amministrazione Comunale ed i Vigili del Fuoco subito giunsero sul luogo. I Vigili appena giunti sul posto, e dopo aver analizzato la situazione, accortosi che si trattava di una frana, emanavano l’ordine di sgombero alle famiglie che abitavano nell’abitazione al di sotto della strada provinciale e all’albergo “La Bella Dormiente” e nei giorni successivi anche le famiglie a valle del movimento franoso furono evacuate. Concitati i momenti in quella notte, lo scricchiolo della strada e della montagna a monte col passare dei minuti cresceva e portava con se tutto ciò che incontrava avanti il suo cammino, all’improvviso una piccola comunità è balzata lungo tutte le testate giornalistiche non solo locali, ma anche nazionali, che mostravano nei giorni successivi le foto e i video di quell’imponente frana che colpì la nostra comunità. Mai ci saremmo aspettati un movimento franoso così forte, che grazie a Dio non ha fortunatamente portato vittime, ma come ben si ricorderà ha tagliato in due una strada importante che collega paesi della Provincia di Benevento con paesi della Provincia di Avellino. Una frana che ha colpito l’intera famiglia di Leopoldo Parente che ha visto portarsi via in un istante la loro abitazione e trascinarsela a valle, il loro albergo e il ristorante danneggiato, una strada ridotta in due pezzi e una popolazione di un piccolo paese sannita letteralmente scosso che nel corso degli anni ha dovuto e deve ancor ‘oggi affrontare qualche problema relativo ai trasporti infatti nel spostarsi quotidianamente da una parte all’altra, per un centinaio di metri di strada distrutta si devono fare chilometri maggiori, così come la ditta del trasporto pubblico locale è costretta a fare un’altra strada piu’ tortuosa per raggiungere la comunità, problematica maggiorata con l’arrivo della neve e delle temperature atmosferiche avverse, identica problematica anche per i cittadini della provincia di Benevento che devono recarsi in quella di Avellino e viceversa preferendo così di percorrere altre strade, dunque così facendo il traffico nei nostri paesi diminuisce e anche l’economia dei piccoli territori decresce. C’è da dire che nel corso di questi 10 anni in tanti hanno preso a cuore la problematica, ancor ‘oggi diversi speciali sono stati realizzati da qualche giornale e tutta la politica, come gli amministratori locali che si sono succeduti nel tempo si sono occupati a pieno dell’annosa vicenda, tante le manifestazioni e l’interesse da parte di questi amministratori affinché anche gli organi superiori come gli enti provinciali e regionali si occupassero della situazione e si facesse presto per un popolo tagliato in due. Ad oggi infine dopo le varie fasi attuate, dopo i vari tavoli tecnici, dopo i vari problemi di burocrazia, i dibattiti, i sondaggi, gli incontri istituzionali, i convegni svolti in paese con le autorità comunali, provinciali e regionali, dopo anche la nota del Presidente della Provincia di Benevento Antonio Di Maria di qualche giorno fa, il quale annuncia che è stato approvato il progetto definitivo, si spera che ci sia la luce in fondo al tunnel e dopo le varie procedure da attuare, la strada venga presto ripristinata per dare un importante svolta alla comunità e per sanare una ferita del territorio ancora aperta.

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