Oggi è la giornata mondiale per la lotta all’AIDS,un virus che non è mai scomparso e che in questo momento di difficoltà legato all’emergenza Covid, colpisce in modo disuguale società e popolazioni, favorendo esclusione e ingiustizie. Siamo così concentrati sulla pandemia che ha colpito il pianeta, che spesso dimentichiamo che esistono persone portarici di malattie croniche, come i malati di HIV.I reparti di malattie infettive sono da mesi impegnati per accogliere i malati Covid, dove medici e soprattutto infettivologi sono totalmente assorbiti dall’emergenza. Una situazione che sta provocando in molti casi l’impossibilità di essere ricoverati e di essere visitati.
Nonostante il blocco delle prestazioni sanitarie a causa dell’emergenza Covid, i servizi di supporto della LILA (L ega Italiana per la lotta all’AIDS) si sono riorganizzati per assicurare il sostegno telefonico ai malati, la consegna a domicilio di farmaci e analisi. Il report della LILA evidenzia che da marzo più del 40% dei malati di AIDS ha manifestato grandi difficoltà per l’accesso ai servizi dedicati all’HIV,proprio a causa delle restrizioni legate al Sars Cov2. La lotta al COVID, giusta e necessaria, non può tradursi nel rischio di una ripresa della diffusione dell’HIV, come di altre infezioni a trasmissione sessuale e di epatiti virali”. Affermano dalla LILA.È fondamentale , garantire un accesso universale ai vaccini anti-COVID per non cadere negli errori commessi come per il virus dell’HIV. Questo vale per tutte le patologie croniche,nessun paziente deve essere lasciato indietro.