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Mastella: “Con Maradona è scomparso un eroe popolare. Rimarrà nella storia per sempre. Orgoglioso di essere stato suo amico”

Mastella: “Con Maradona è scomparso un eroe popolare. Rimarrà nella storia per sempre. Orgoglioso di essere stato suo amico”

25 Novembre 2020 | by Antonio Martone
Mastella: “Con Maradona è scomparso un eroe popolare. Rimarrà nella storia per sempre. Orgoglioso di essere stato suo amico”
Attualità
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In lacrime Clemente Mastella, sindaco di Benevento, tifoso del Napoli, ma soprattutto dirigente azzurro proprio nel periodo d’oro, storico, di Diego Armando Maradona. Il grande, l’unico. Lui è un uomo dedito alle parole, ma stavolta ha difficoltà. E’ profondamente provato. Gli chiedo di darmi una frase per fare il titolo sulla morte del pibe de oro. Si ferma. Ha una lunga pausa, diversi secondi di silenzio ricchi di commozione. Poi ci detta la sua frase: “E’scomparso un eroe popolare sul piano dello sport che per Napoli è stato molto di più di un semplice calciatore. Lui rimarrà nella storia per sempre. Unico!!!!”

L’ex parlamentare, noto per la sua passione per il calcio era rimasto in stretti rapporti con il grande Diego. L’ultimo incontro in occasione della sua venuta a Napoli. “Quando tornò nel capoluogo partenopeo inizialmente avevo qualche dubbio se presentarmi o meno nello spogliatoio con Ferlaino. Poi chiesi a Carletto Iuliano di annunciarmi e lui diede subito l’ok ad entrare. Appena mi vide mi venne incontro per salutarmi e mi disse che mi seguiva spesso in tv dall’Argentina e che aveva un bel ricordo di me. Ne fui felice. Quelle parole le porterò per sempre nel mio cuore”.

La voce di Mastella è un po’ tremolante. “La morte di Maradona è una emozione grandissima e soprattutto mi provoca commozione. Tanti episodi legati a lui. Per tre o quattro anni pranzavo con lui e la squadra a Soccavo e lui si informava sul mio conto, era incuriosito fino a quando non entrammo in amicizia. Si creò un rapporto molto intenso. Mi chiedeva della guerra del golfo, di politica internazionale, di eventi pubblici. Spesso andavamo insieme con la mia auto a Caserta ad assistere alle gare della storica Juve Caserta di basket che spopolava in serie A e vinse anche uno scudetto. In quel periodo giocava con i bianconeri Oscar che era amico di Diego. Come noto io sono stato tra quelli che insieme a Ferlaino e Moggi a Mosca indicò come soluzione il suo utilizzo nel secondo tempo. In quel periodo per quanto concerne la vertenza con il fisco provai a convincerlo a restare promettendogli che avremmo dato una mano, come noto la vicenda fu molto tortuosa, ricordo la questione dell’orologio che gli fu tolto, ma ormai non vale nemmeno la pensa ricordarlo. Lui non c’è più… E tutto questo avviene in un momento in cui il calcio a causa del Covid-19 sembra vuoto e non ci emoziona più di tanto”. 

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