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Benevento| Gesesa, gioco di specchi

Benevento| Gesesa, gioco di specchi

22 Novembre 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Gesesa, gioco di specchi
Attualità
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Domenico Russo, il nuovo presidente del CdA di Gesesa. Delle peculiarità politiche di una scelta del genere si è già affrontata la questione. Più interessante è comprendere le ragioni altre di una scelta del genere. Domenico Russo è una personalità importante del mondo forense beneventano ed è anche l’avvocato del sindaco e questo risolve la questione di fiducia che il Primo Cittadino ripone, come è ovvio, nel professionista. Un avvocato al vertice della sfera politica della società partecipata. Nella nota con la quale Mastella annuncia “magnum gaudium” la sua decisione parla di “situazione delicata in cui versa la Gesesa” cosa che “non consente di procrastinare oltre il periodo di attesa, e di “esigenze di serietà, trasparenza, competenza ed imparzialità, che sono assolutamente indispensabili per la corretta amministrazione della società”. Allude, forse, il sindaco alle vicissitudini giudiziarie in cui versa Gesesa, all’inchiesta “Cloralix”, sull’inquinamento dei fiumi e nella quale Russo stesso figura come uno dei legali rappresentanti dei 33 iscritti nel registro degli indagati dalla Procura beneventana tra cui il passato e l’attuale AD di Gesesa? Certo la situazione preoccupa e non poco Palazzo Mosti. Nell’elenco delle persone su cui la Procura sta indagando figurano anche nomi direttamente collegati al Comune, vedi il dirigente Perlingieri, e conoscendo la consueta idiosincrasia del sindaco per le inchieste è lecito pensare che abbia voluto mettersi al riparo con una personalità di alto profilo morale quale è l’avvocato Russo. Mastella avrebbe potuto anche soprassedere e rimandare la vacatio a tempi politicamente più maturi ma ha ritenuto invece di agire dopo tre mesi. Che cosa si cela dietro questa decisione? Abbate, l’ex presidente del CdA, è tipo che non si fa pregare per dire la sua. Alla domanda su quale fosse la figura ideale ebbe a dire che avrebbe desiderato dopo di lui un visionario, una mente ambientalista e fece anche il riferimento ad un industriale dello zinco come manager capace di proseguire nell’opera di rafforzamento di Gesesa. Nulla di tutto questo, ora di fronte alla Prefettura siede un avvocato, niente a che vedere con slanci onirici ma tutta sostanza, pragmatismo, e ottime relazioni capace di gestire il prosieguo dell’inchiesta anche perché ne conosce alla perfezione l’impianto. E perché no, anche destreggiarsi senza tutori nelle ingarbugliate faccende dei pozzi, quelli cittadini e quelli telesini, dei quali si parla poco negli ultimi tempi. Certo tra le toghe serpeggia qualche mugugno ma dall’Ordine nessun ostracismo e allora si procede. Altra domanda che un po sorge spontanea è: quali sono i rapporti oggi tra Amministrazione cittadina e Asea o per meglio dire tra Amministrazione e AD Cuciniello? L’inchiesta non ha fatto bene alla economia delle relazioni, senza dubbio. Se poi ci mettiamo che le relazioni tra la Regione, gestione De Luca-Bonavitacola, e la ACEA non sono mai stati idiliaci, ebbè, si fa presto a trarre qualche conclusione. Insomma, ognuno per se e Dio per tutti e se le conseguenze dell’inchiesta dovessero essere deflagranti la massima acquista ancora più valore. Cuciniello lo sa bene e d’altra parte arrivò a Benevento per evitare altre grane per Acea. E’ un uomo navigato, ex segretario di partito ai tempi torresi, e probabilmente ha capito la schermaglia della parte politica e non starà a guardare. Mastella, dal canto suo è assolutamente compos sui. La gestione delle difficoltà lo esalta ed è ancora in grado di fare la differenza con chi lo circonda.

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