Oggi, 17 novembre, è la giornata dedicata al neonato prematuro e l’Azienda Ospedaliera, guidata dal Direttore Generale Mario Nicola Vittorio Ferrante, la ricorda illuminandosi di viola.
La maniera classica per sensibilizzare sulle problematiche correlate alla nascita pretermine, in quest’anno difficile, segnato da una grave pandemia, si arricchisce di un altro significato particolare, quello della luce della speranza, della fiducia nella forza della ricerca scientifica in campo sanitario, quello della vita che prevale e vince nel dolore e sulla morte.
I neonati prematuri sono piccoli e fragili, iniziano la loro vita in salita, necessitano di maggiori cure, sostegno, attenzione, ma le strategie di prevenzione primaria e la ricerca scientifica hanno consentito passi da giganti anche in questo settore.
Si definisce parto prematuro quello che avviene prima della trentasettesima settimana di gestazione.
Nel mondo, un bambino su dieci nasce prematuro; in Italia rappresentano il 7% dei neonati, circa trentaduemila all’anno, mentre presso l’A.O.R.N. “San Pio” se ne annoverano circa 300 ogni anno.
Sono bambini che nascono immaturi nei vari organi, pertanto ad elevato rischio anche di esiti a distanza, per cui si rende necessario un attento monitoraggio dello sviluppo attraverso specifici protocolli di follow-up, come ricordato nel “Manifesto sui diritti del Bambino nato prematuro”. La Giornata Mondiale della Prematurità vuole appunto richiamare il valore dell’assistenza e sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio, che possono favorire il verificarsi della prematurità. Per l’occasione, il Reparto di Neonatologia e TIN, diretto dal Dott. Francesco Cocca, è stato addobbato a festa con il posizionamento di un “albero della vita … visto con gli occhi della prematurità”, ideato e realizzato dal personale della TIN.