“Noi cittadini di Tufo e di Torrioni Domenico Palladino, Carmine Iommazzo e Ranieri Popoli, nell’avvertire il dovere civile di risolvere quanto prima la delicata questione della nomina del nuovo medico di famiglia abbiamo ritenuto utile promuovere una petizione popolare di sollecito indirizzata alla manager dell’ASL e al Presidente dell’Ordine dei medici di Avellino”. Inizia così la lettera aperta di alcuni residenti dei due comuni irpini che da mesi lamentano una situazione paradossale: l’assenza del medico di base in paese.
“Pertanto – si legge – invitiamo i cittadini e le cittadine dei rispettivi comuni, nonché le rispettive autorità istituzionali locali , i Gruppi consiliari, le forze politiche e sociali presenti a favorire la massima diffusione e realizzazione della sottoscrizione.
In considerazione del particolare momento che stiamo attraversando essa si svolgerà solo “on line” tramite la piattaforma di “Facebook” a partire dai gruppi social organizzati che fanno riferimento ai due comuni. L’adesione deve essere pubblica, fatta esclusivamente attraverso la semplice scritta , senza altro commento, della dicitura “Aderisco” sotto a ogni post che riporterà il presente comunicato e il relativo “Appello”. Chiediamo la cortesia di realizzare il tutto entro il termine massimo delle ore 23.59 di Domenica 15 novembre 2020 in modo che possa essere formalmente trasmessa ai destinatari in indirizzo nella mattinata del lunedì. Grazie per la partecipazione. E’ una iniziativa unitaria per il bene di tutti”.
Ecco il testo della petizione collegata, indirizzata al direttore generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, e al presidente dell’Ordine dei Medici irpini, Francesco Sellitto.
Il non avere il medico di base per due comuni come Tufo e Torrioni, che hanno una popolazione con una importante presenza di persone anziane e di cittadini interessati da diverse patologie croniche, in un momento drammatico della vita collettiva dovuto all’imperversare della pandemia e all’annuncio dell’istituzione della “Zona rossa” in tutta la nostra Regione, pone un problema di urgente risoluzione che esula da ogni ragionevole motivazione che comunque ne impedisca o ne ritardi la nuova nomina.
Conosciamo le leggi e le normative di attuazione che disciplinano le procedure in merito ma sappiamo anche che al di sopra di esse vi è il principio costituzionale del diritto alla salute per i cittadini per cui, come è già accaduto in altre situazioni, quando si vuole, per un interesse superiore e unanimemente riconosciuto , gli ostacoli si possono ragionevolmente risolvere da parte delle autorità e delle organizzazioni sanitarie competenti perché il diritto dei numeri ci sembra meno determinante di quello della vita degli assistiti.
Per questi motivi invitiamo accoratamente i destinatari in indirizzo di questo appello ad adoperarsi in modo stringente e collaborativo per risolvere in tempi ristretti questa grave e inaccettabile situazione tenendo presente che queste comunità hanno bisogno di una presenza costante, disponibile e apprezzata dalla popolazione che in fin dei conti è quella che paga di tasca propria e sostiene la Sanità Pubblica e in parte anche quella privata nel nostro Paese.
Nel caso non dovessimo avere una risposta certa in un tempo breve rappresenteremo immediatamente l’istanza all’attenzione ufficiale del Presidente della Regione Campania e del Ministro della Sanità.