La Pandemia,il riacutizzarsi del virus nelle nostre città,le paure, i dubbi per il futuro.Ci ritroviamo dopo una estete trascorsa più o meno in maniera normale a combattere nuovamente con il Covid, che immaginavamo lontano dopo l’abbassamento dei contagi estivi.La situazione è così,dobbiamo stringere i denti e in maniera compatta andare avanti consapevoli della drammaticità del momento ma con la speranza che tutto prima o poi sparisca con l’arrivo di un vaccino. Intanto per arginare i contagi attualmente sappiamo solo una cosa,che dobbiamo evitare il più possibile i contatti.Gli spazi chiusi sono più pericolosi,questo vale per ogni tipo di virus, ma rispettando alcuni accorgimenti, è possibile ridurre il rischio di contagio. Ad affrontare il tema apparentemente semplice, ma efficace, è un articolo pubblicato su El Paìs,che parla del ruolo dell’aerosol come veicolo per il virus. Negli spazi chiusi come uffici, scuole,locali,l’utilizzo delle mascherine da solo potrebbe non bastare. La maggior parte dei casi di infezione avviene dopo un contatto diretto con una persona positiva al covid, ma non sono da sottovalutare i rischi della trasmissione aerea,in ambienti chiusi e affollati.Che cosa succede in una stanza con almeno cinque persone: Se parlano,tossiscono,starnutiscono,emettono delle particelle di saliva o droplet che possono raggiungere il vicino (a distanza di circa 2 metri) ma vi sono anche altre particelle piccolissime, capaci di viaggiare oltre i due metri di distanza,mescolarsi nell’aria ed essere inalate: queste particelle sono dette aerosol.Viste le dimensioni microscopiche, la distanza di sicurezza e dispositivi di protezione rischiano di non bastare. Una delle regole fondamentali in questi casi è ricordarsi di areare la stanza in cui ci troviamo,ma va bene lo stesso se la struttura è dotata di un buon impianto di ventilazione meccanica oppure purificatori d’aria portatili, che possono essere spostati in vari ambienti.Ma c’è da tenere presente altri fattori: se ad esempio le persone con cui condividiamo la stanza stanno in silenzio, il rischio è molto minore rispetto ad una situazione in cui tutti parlano.Se si ride,si tossisce si urla o si canta il rischio sale. Una persona che grida emette una quantità di aerosol infettivi 50 volte superiore rispetto ad una situazione di silenzio. Un altro importante fattore è il tempo di esposizione al virus: maggiore è il tempo di contatto con persone infette, maggiore sarà il rischio di contrarre l’infezione. Parliamo della “regola dei 15 minuti” che non vanno intesi come un tempo “consecutivo”, ma “cumulativo”: l’infezione può avvenire anche con più contatti brevi. Insomma,per contrastare il covid dobbiamo non solo indossare regolarmente la mascherina e lavare spesso le mani, ma areare i locali per far defluire l’aerosol e se siamo costretti in una stanza chiusa con più persone, evitare di parlare a voce alta o ridere a squarcia gola,una abitudine non solo sana, ma anche di buon gusto.