Riceviamo e pubblochiamo nota stampa di Antonio Tortona studente del Lucarelli di Benevento sulla didattica a distanza:
“Occhi puntati sulla scuola in tempo Covid. Didattica a distanza si , didattica a distanza no… didattica a distanza forse! Di questo e tanto altro si parla in questi giorni: ne parlano docenti, dirigenti scolastici ecc ecc. Ma ecco una riflessione di uno studente, Antonio Tortona, del 2 ^ IT B dell’ Istituto Lucarelli di Benevento.
“Ci risiamo! – scrive Tortona – Insegnanti e alunni, in seguito ad un’ordinanza emanata dal governatore della Campania De Luca, devono proseguire le lezioni attraverso la didattica a distanza. Sin dall’inizio della scuola in me c’era una forte preoccupazione in merito e col passare del tempo, circa due settimane, tale preoccupazione si è trasformata in realtà. È chiaro che gli argomenti affrontati in dad risultino più difficili da spiegare per i docenti e più difficili da assimilare da parte degli studenti: è una situazione nella quale non mi sarei mai voluto trovare, anche perché, secondo il mio punto di vista, la scuola era l’unica attività che non dovevanosospendere, in quanto costituisce il fulcro della vita giovanile, una vita che ruota intorno alla scuola, in grado di fornirci le qualità umane e professionali che saranno alla base del nostro percorso professionale e lavorativo. Con la didattica a distanza purtroppo, – spiega ancora Tortona -diminuisce notevolmente la qualità delle lezioni, in quanto si perde quel contatto diretto con i professori che ci consente di carpire meglio le informazioni da loro trasmesse e soprattutto, alzarsi presto la mattina, vestirsi, il recarsi a scuola, confrontarsi con una realtà diversa da quella domestica, assume, per quel che mi riguarda, un aspetto del tutto innovativo, perché ci consente di sviluppare delle capacità, quali empatia, rigore, correttezza e duttilità, che certamente ci serviranno in futuro. Una cosa su cui vorrei soffermarmi e riflettere però è la seguente: non dobbiamo dimenticare che purtroppo in questo periodo il Covid, che prima sembrava vivere lontano da noi, è sempre più presente e sinuoso nella vita di tutti i giorni, visto l’elevato numero di contagi che ormai è il triplo di quello della prima ondata. Noi stiamo combattendo una vera e propria guerra contro un nemico difficile e per vincerla dobbiamo essere coerenti con noi stessi: non dobbiamo mai transigere nel caso in cui un soggetto non rispetti le regole, ammonendo immediatamente e con rigore coloro i quali si mostrano poco corretti, spiegando i motivi per cui tutti devono indossare i dispositivi di protezione individualeaccompagnati dal rispetto della distanza di sicurezza prevista dai protocolli nazionali. La salute viene prima di qualsiasi altra cosa, – aggiunge Antonio Tortona – è inutile far finta di essere invincibili, credere che il virus non ci colpirà mai, è un comportamento assolutamente sbagliato. Io credo che bisogna essere responsabili in modo tale che un giorno si potrà tornare a scuola, compiendo uno sforzo deciso e che chiaramente ci priverà di tanto, ma indispensabile araggiungere il fine: quello di ritornare ad una normalità quantomeno parziale. Vi è anche da sottolineare che, se non fosse per la didattica a distanza, probabilmente la nostra formazione sarebbe seriamente compromessa e per questo mi sento di porgere i miei più sinceri complimenti a tutti quei docenti diversamente giovani che, non per loro colpa, sono poco capaci ad utilizzare i mezzi tecnologici messi a disposizione e che nonostante tutto adempiono in maniera esemplare al loro dovere di insegnanti. Da tali persone bisognerebbe imparare tanto, poiché ci dimostrano che la voglia di apprendere non deve mai cessare di esistere in ognuno di noi e che migliorarsi fa parte della propria quotidianità erappresenta un ingrediente fondamentale per trasmettere positività, ma soprattutto per fungere da esempio per tutti coloro che si sentono smarriti”. Da qui le conclusioni di Antonio Tortona: “Io desidero fortemente ritornare a scuola, ma ciò sarà solo ed esclusivamente possibile grazie all’impiego di tutte le nostre forze, che unite costituiranno una forte arma in grado di sconfiggere il virus. L’Italia vincerà come ha sempre fatto’.