“Siamo pronti. A brevissimo partiremo nell’area industriale di Ponte Valentino con uno screening rapido e di massa per i dipendenti delle aziende insediate sul Covid-19, un servizio totalmente gratuito per le aziende”. Ad annunciarlo è Luigi Barone, presidente del Consorzio Asi della Provincia di Benevento che presenta l’iniziativa: “Si tratta del progetto SATWORK che prevede l’allestimento di un laboratorio mobile, dotato di tecnologie Satcom e Navsat, per la realizzazione di campagne di screening rapidi sul Covid-19 in aree che necessitano di interventi sul posto per tenere sotto controllo l’evoluzione dell’epidemia da Coronavirus. Si opererà con un veicolo opportunamente configurato per la tipologia di attività che dovrà ospitare e sarà dotato di sistemi di telecomunicazione satellitare per la comunicazione in tempo reale del personale medico operativo sul campo”.
Il centro operativo mobile includerà le seguenti funzionalità: screening dei soggetti interessati, tramite rapid test immunocromatografico per la determinazione qualitativa degli anticorpi IgM e IgG da Covid-19, su siero, plasma o sangue; gestione delle telecomunicazioni multicanale con il centro servizi SATWORK in risposta a situazioni critiche dovute a indisponibilità temporanea o permanente dell’infrastruttura di comunicazione, ma anche per consentire lo scambio di informazioni multimediali a larga banda; gestione delle comunicazioni in sito tra i membri dell’equipaggio medico; gestione interattiva delle operazioni all’interno di un quadro di ‘collaborazione’ finalizzato ad aumentare l’efficacia dell’intervento e la sicurezza della squadra di primo intervento. A bordo del laboratorio mobile ci saranno diversi dispositivi: un monitor della salute destinato alla misurazione, visualizzazione, revisione e memorizzazione di più parametri fisiologici tra cui ECG, saturazione di ossigeno del polso (SpO2), frequenza del polso, variazione della temperatura e della pressione sanguigna; uno spirometro-pulsossimetro utilizzato dal soggetto esaminato sotto la guida di un medico. E’ progettato per testare la funzione polmonare e può eseguire: test spirometrici in persone di tutte le età, esclusi neonati; test di ossimetria in persone di tutte le età; un avanzato sistema ecografico in stile laptop, con un SSD interno e tecnologie di imaging avanzate offre frame rate sorprendentemente elevati. Include funzionalità quali: needle visualization, stress echo, speckle reduction imaging, IMT, Tissue Doppler, and prospective/retrospective cineloop saving.
I test rapidi IgM/IgC usati per lo screening sono invece della TechnoGenetics. Si tratta di test immunocromatografico con altissima affidabilità per l’individuazione della presenza degli anticorpi di classe IgM e IgG contro Covid-19 in campione di siero, plasma o sangue intero umano. Il test rileva gli anticorpi che vengono prodotti dall’organismo qualora venga infettato dal Covid-19. in particolare: gli IgM sono prodotti nella fase iniziale dell’infezione e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da 4 o 5 giorni, dopo la comparsa dei sintomi e tendono poi a scomparire nel giro di qualche settimana; gli IgG, sono prodotti più tardivamente e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da un paio di settimane dopo la comparsa dei sintomi e permangono poi per molto tempo.
“L’approccio di SATWORK – prosegue il presidente Barone – si basa sulla ripetizione periodica dei test rapidi, in modo da poter stringere il sistema dei controlli ed individuare asintomatici ancora contagiosi o soggetti già immunizzati”.
La fase di screening rapido SATWORK sarà gestita da una apposita applicazione denominata Covid-Geo (disponibile sia su web che su mobile) progettata per seguire il soggetto posto sotto esame attraverso le varie fasi dello svolgimento del test plan. Covid-Geo sarà in grado di produrre report per il medico competente e per le aziende a cui il soggetto apparterrà nel totale rispetto della privacy e del consenso informato. La fase di monitoraggio del paziente a distanza sarà gestita, invece, da un’altra App, CovidApp integrata con l’applicazione Covid-Geo. CovidApp sarà costituita da un modulo specifico destinato a monitorare e raccogliere informazioni e dati clinici su pazienti in isolamento domiciliare che saranno registrate su un sistema di gestione dei dati clinici (2CARE) appositamente realizzato per il monitoraggio di soggetti domiciliari. Il sistema utilizzerà un Geo-Database centralizzato per registrare i dati delle persone sotto controllo, insieme ad innovative e performanti funzionalità di Geo-Intelligence e di Smart Contact Tracing personalizzate per il particolare dominio di applicazione.
L’applicazione offrirà al paziente un questionario (configurabile), nel quale sono previste domande pesate per determinare superamenti di soglie di allarme e, di conseguenza, attivare i passi successivi di gestione. Il sistema può monitorare sia i soggetti in isolamento fiduciario sia i soggetti positivi asintomatici. L’applicazione contiene info e riferimenti utili durante l’emergenza sanitaria (telefoni e schermate informative). CovidApp si integrerà con le varie applicazioni di messaggistica e comunicazione già presenti sul dispositivo utilizzato.
“E’ sicuramente un progetto importante ed innovativo per un’are industriale e ringrazio per la proposizione in particolare il Ceo di Mapsat, Roberto Tartaglia Polcini. Questa iniziativa nasce dalla sinergia tra Kell, Eurosoft e Mapsat, l’Università Federico II di Napoli – Cattedra Unesco Educazione alla salute e sviluppo sostenibile – e la TechnoGenetics. Aziende che da tempo lavorano in sinergia per dare un contributo fattivo ai territori al fine di limitare il contagio da Covid-19”, conclude il presidente dell’Asi di Benevento Barone.