Lettera aperta di Altrabenevento al sindaco di Benevento Mastella. L’associazione, di cui è presidente pro-tempore Sandra Sandrucci, riprende il tema del contagio da covid che è stato registrato a Palazzo Mosti e pone al Primo Cittadino i temi classici dell’attualità di oggigiorno: sanificazione del Comune, tamponi, Centro delta, e le ragioni che hanno indotto il sindaco ad autoquarantenizzarsi ora si e a settembre no, quando un altro dipendente dello staff del sindaco si ammalò di covid 19.
Questo è il testo:
“Signor sindaco, abbiamo letto il post con il quale Lei ha annunciato di essere in quarantena volontaria da ieri perché un dipendente comunale della sua segreteria è risultato positivo al Covid19. Ovviamente le auguriamo di non essere stato contagiato e le diamo atto di aver fatto una scelta giusta, soprattutto perché il “primo cittadino” deve dare l’esempio: segnalare di essere stato in contatto con un caso positivo e scegliere la quarantena volontaria in attesa dei test necessari, è un atto di responsabilità verso se stessi e la collettività. Ma proprio per questa ragione le chiediamo di spiegare come mai non ha scelto la quarantena anche lo scorso 16 settembre, pochi giorni prima delle elezioni regionali, quando un altro lavoratore di quello stesso ufficio risultò positivo al coronavirus. In quel caso lei continuò la sua normale attività con la inaugurazione di una sede per servizi del Comune, limitandosi ad annunciare di aver fatto il tampone e di aver saputo, dopo poche ore, di non essere positivo. Se non abbiamo capito male, quel tampone fu fatto, come gli altri ai quali furono sottoposti i dipendenti comunali a contatto con il caso positivo, dal Centro Delta di Apollosa. Come certamente lei sa, quel laboratorio non è indicato nell’elenco di quelli accreditati dalla Regione Campania per i test anti Covid19. Gli amministratori di Centro Delta continuano a sostenere dal 14 ottobre di avere i requisiti e di non spiegarsi l’esclusione, ma anche negli elenchi aggiornati recentemente il loro laboratorio non compare. Le segnaliamo, a tale proposito, che la ASL di Benevento con una lettera a firma del Direttore Sanitario, dott.ssa Maria Concetta Conte, inviata il 26 ottobre a tutti i laboratori di analisi della provincia di Benevento ha precisato che “I Laboratori privati accreditati, ovvero Laboratori di analisi con settori specializzati di Genetica (A6) di Virologia (A4) di Microbiologia e Sieroimmunologia (A2) sono stati autorizzati a processare i tamponi orofaringei i cui esiti sono equiparati a quelli effettuati dai laboratori pubblici. La ASL pertanto conclude: “Tutte le strutture accreditate sono tenute a non effettuare tamponi molecolari a privati, fintanto che non vengono ricomprese nell’elenco di quelli autorizzati pubblicato dalla Regione Campania”.
Quindi, a quanto pare, il Comune di Benevento per tentare di bloccare un possibile focolaio da Covid19 ha deciso di sottoporre a tampone il sindaco e 50 dipendenti, compreso i vigili urbani, presso il laboratorio Centro Delta che non era autorizzato per tale test. Le chiediamo di spiegare perché tale scelta, senza limitarsi ad annunciare la solita inutile querela. Non vogliamo sapere “i fatti suoi”; lei ricopre una carica pubblica e quindi è tenuto a dare spiegazioni, in particolar modo quando si tratta di questioni tanto delicate, come la gestione della pandemia. Del resto, la sua risposta può servire ai cittadini anche per comprendere, finalmente, in quali laboratori si possono fare i tamponi per accertare la eventuale positività al Covid19 oppure per dimostrare di essere negativi e quindi interrompere la quarantena. Nel caso specifico, signor sindaco, lei è tenuto a dare spiegazioni sui rapporti tra il Comune e il Centro Delta anche perché tra i proprietari diretti o indiretti di quella società, c’è anche un suo assessore.