Il pool di esperti dell’Unisannio e lòa lolro corposa relazione , 93 pagine fitte di dettagli e di considerazioni, attraverso le quali si sostanzia il parere contrario alla costruzione del biodigestore a Ponte Valentino. Un impianto da 110 mila tonnellate che ha fatto discutere e molto e indotto le industrie agroalimentari, Rummo su tutte, a minacciare di andarsene laddove fosse proseguita la politica pro-impianto. Vicenda che per il momento fa registrare una battuta di arresto ma è plausibile pensare che Energreen, l’azienda costruttrice del biodigestore, non accetterà supinamente il parere tecnico e intenderà procedere oltre. Si dovrà capire anche la posizione della Regione in sede di Conferenza dei Servizi sebbene il vicepresidente della Regione Bonavitacola, proprio a Benevento e in piena campagna elettorale, ebbe a dire che la questione è tecnica e non politica. L’Asi, dal canto suo ribadisce il suo niet. Luigi Barone qualche sassolino dalle scarpe se lo è tolto e ieri in conferenza stampa non ha tardato a disfarsene in direzione PD
Non si è fatta attendere la replica dem. Ci ha pensato il vicesegretario del partito e membro della Pentarchia Cacciano a replicare parlando di gioco delle tre carte, e lo stesso ha fatto Antonella Pepe, coordinatrice della segreteria democratica sannita che tira in ballo l’Ato.
Sulla questione dice la sua anche l’Onorevole Maglione dei 5 Stelle che si dice perplesso “per l’assordante silenzio sul tema”, scrive in una nota il parlamentare di Airola, “da parte dei due consiglieri regionali eletti in provincia. Suggerirei loro, conclude Maglione, di mettere da parte le rispettive convenienze politiche e puntare a lasciare il segno in una battaglia di civiltà e di giustizia per la nostra provincia e le nostre eccellenze agroalimentari”.
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