Si è conclusa ieri la seconda edizione di “Puliamo il Parco 2020” l’iniziativa promossa dall’Ente Parco Regionale Taburno Camposauro che si è svolta nei giorni 25, 26 e 27 settembre e 3-4 ottobre. L’ente Parco ha così aderito per il secondo anno consecutivo alla più grande manifestazione di volontariato di Legambiente denominata “Puliamo il Mondo”.
Sedici sono state le associazioni della Consulta dell’Ente che hanno preso parte all’iniziativa: Legambiente Valle Telesina, Taburno Wilderness, Cub Alpino Italiano-sezione di Benevento, Associazione Escursionistica Taburno Trekking Montesarchio, Associazione Volontari Protezione Civile Cautano, Pianeta Sannio, Pro Loco Cepino Prata di Cautano, Pro Loco Frasso Telesino, Taburno Bike Brothers, WWF Sannio, N’Ata Storia, Associazione Volontari Valle Vitulanese, Centro Ippico La Dormiente, Vivisannio, Pro Loco Sant’Agata Dè Goti e Anfor.
Circa 250 i volontari ai quali sono stati forniti cappellini, guanti e pettorine.
Dieci i Comuni coinvolti: Bucciano, Cautano, Frasso Telesino, Melizzano, Moiano, Montesarchio, Sant’Agata De’ Goti, Solopaca Tocco Caudio, Vitulano, che si sono occupati di rimuovere i rifiuti già debitamente differenziati ove possibile dai volontari.
Rimosse tonnellate di rifiuti di ogni genere: plastica, vetro, metalli, residui da pic nic, elettrodomestici, sanitari, ferro, pneumatici abbandonati ecc…
Soddisfatto il Presidente dell’Ente Parco, Costantino Caturano che ha affermato: “Si tratta della più grande ed importante iniziativa di civic work che sia mai stata realizzata all’interno dell’area protetta. Questo dimostra che stiamo lavorando bene per il rilancio del Parco. Voglio ringraziare le associazioni ed i Comuni che ormai da due anni partecipano attivamente alle progettualità messe in campo dall’Ente. Questo è per me motivo di orgoglio, soprattutto in relazione al ruolo che sto ricoprendo. Sono sicuro che occorre fare ancora molto per la tutela dell’ambiente ma manifestazioni come questa hanno anche l’obiettivo di sensibilizzare le comunità e far si che si abbandonino le chiacchiere e ci si rimbocchino le maniche per proteggere i luoghi in cui viviamo. La speranza è quella di riqualificare il Parco del Taburno Camposauro, lottando contro il degrado e l’inciviltà ma anche promuovendo e raccontando quanto di buono e bello offrono le nostre zone. Occorre portare avanti una vera e propria “campagna verità” sulla nostra montagna troppo spesso denigrata e mai valorizzata come merita, e su questo l’Ente Parco sta cercando di attuare un lavoro in collaborazione con l’associazionismo, la Regione Campania e i Sindaci ed amministratori del territorio”.
“Siamo soddisfatti perché è stato raggiunto un eccellente risultato in termini di partecipazione, basti pensare che lo scorso anno le associazioni che hanno aderito alla manifestazione furono solo sette”. Così Carmine Viscusi Portavoce della Consulta delle Associazioni dell’Ente Parco. I rifiuti raccolti – ha proseguito Viscusi – sono stati i più disparati, dai copertoni delle auto agli elettrodomestici, si tratta di un dato che ci rammarica molto perché non è accettabile che un’area protetta come il Taburno Camposauro sia ridotta a una discarica. Ci rincuora invece – ha aggiunto – che durante queste giornate sia stata registrata la presenza di tante famiglie che hanno fornito un importante contribuito nonostante il maltempo. Ringraziamo il Presidente del Parco, Costantino Caturano per averci consentito anche attraverso questa iniziativa di conoscere meglio il paesaggio che ci circonda, di comprendere come tutelarlo e valorizzarlo. Col nostro lavoro ci auguriamo di aver lanciato un segnale rivolto a tutti coloro i quali mortificano l’ambiente senza rendersene conto o ancora peggio ignorando i danni prodotti”.