Sono stati mesi difficili quelli del lockdown, mesi che hanno scatenato paure,ansie,legate a situazioni di oggettiva difficoltà per la vita normale.Dopo la riapertura delle attività e di una estate trascorsa in mascherina sotto l’ombrellone,ci ritroviamo ai nastri di partenza, con l’avvio dell’anno scolastico,caratterizzato da tante incertezze.In nome della sicurezza e della tutela della salute,asili e scuole di ogni ordine e grado stanno aprendo in date diverse,perchè diverse sono le esigenze e le problematiche da istituto a istituto.Ma questo continuo procrastinare ha creato e sta creando comunque disagi alle famiglie.I bambini, affermano gli psicologi, hanno bisogno di certezze.
La scuola non è un parcheggio, ma una piccola società dove studenti e scolari interagiscono e tessono relazioni utili alla crescita e all’equilibrio psicofisico,ecco perchè è importante ricominciare in presenza.Ma oltre ai bambini ci sono gli anziani,che rappresentano l’altra parte debole della società,persone che hanno bisogno del sostegno di tutti. La pandemia ha scatenato anche un forte abuso di psicofarmaci,un fenomeno diffuso tra giovanissimi.
