L’Arpac, dal canto suo, fa riferimento a due rilevamenti eseguiti tra il 7 e il 9 settembre e in entrambi i casi era stata segnalata la presenza dello pseudomonas aeruginosa all’Asl che ne aveva disposto il campionamento. Arpac definisce meglio la natura del batterio, compreso tra gli agenti che rendono l’acqua non potabile. Un batterio che potremmo definire vettore di altre forme batteriche che si attacca alle tubature e resistente al cloro se non aggredito da ingenti quantitativi, non particolarmente nocivo nel breve periodo ma potenzialmente patogeno nel lungo periodo. Una vicenda che deve essere chiarita. L’ASL dovrà esprimersi sulle perplessità di Abbate e fare chiarezza sui tempi di comunicazione dei rilevamenti a Gesesa e di conseguenza al Comune di Benevento che prosegue a sostenere di essere stato informato solo venerdi 18 dello stato dei fatti. Intanto Mastella non ha ancora revocato l’ordinanza come invece aveva affermato di essere in procinto di fare nel weekend elettorale.
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