Non è un momento dei migliori per il sindaco Mastella. Prima la qiuestione della positività del dipendente del suo staff, di cui non ha ancora chiarito se sapesse del fatto prima che Anteprioma 24 lo rendesse pubblico e prima del suo post su fb, ora la non potabilità dell’acqua proveniente dai pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni e che riguarda una prorzione consistente del Rione Libertà. E questo, a due giorni scarsi dal voto, genera nervosismo a gogò. Andiamo per ordine. Gesesa ha disposto lo stop all’erogazione idrica per quanto riguarda la fontana pubblica di via Piccinato, al rione Libertà. L’Asl ha comunicato proprio alla Gesesa che a seguito di rilievi effettuati nei giorni scorsi, in comunione con l’Arpac, l’acqua erogata nel lato destro di Via Napoli, percorso in direzione dal ponte sul Sabato a Via Piccinato è da considerare non potabile. Una autentica novità che fino ad ora non si era mai presentata. Il sindaco Mastella aveva sempre puntualizzato che la potabilità non fosse in discussione ma ora le cose cambiano. Si scopre che l’analisi delle acque è stata disposta la scorsa settimana ma che c’è stato un secondo esame il giorno 15 che ha confermato il sospetto della non potabilità. Cosa che sa del clamoroso per il semplice fatto che per ben 3 giorni la popolazione di quella fetta di città ha bevuto acqua non potabile senza che alcuno ne mettesse a giorno il problema. Pertanto, non è stata superata la soglia di contaminazione bensì la soglia di potabilità. Per adesso il riserbo è rogoroso. Non si sa da quali sostanze sia stata inquinata l’acqua ne per quale motivo è solo il lato destro di via Napoli ad essere interessato dal provvedimento. L’unica cosa che si sa è che l’acqua non si può bere. Il Comune si è affretatto ad emettere una ordinanza con la quela si ordina la immediata sospensione dell’utilizzo ai fini potabili dell’acqua distribuita dalla GESESA. Intanto Altrabenevento, da sempre sul pezzo, ha scritto una lettera trasmessa via PEC al Direttore Generale della ASL e per conoscenza al Prefetto e alla Procura della Repubblica nella quale si chiede di comunicare ufficialmente quali parametri analizzati hanno superato il limite di potabilità dell’acqua prelevata dalla fontana di via Piccinato e quali provvedimenti a tutela della salute pubblica sono stati imposti alla Gesesa e al Comune di Benevento. Insomma, una conclusione di campagna elettoralecome il sindaco non se la sarebbe neppure lontanamente sognata. Ma la domanda da porre è: per quale motivo, sin dal primo esame, non sia stata disposta la chiusura a scopo cautelare dell’erogazione idrica? Anche in questo caso qualche risposta sarebbe gradita.